A partire dal XVIII secolo, il sistema maggioritario fu oggetto di sempre più numerose critiche, formulate soprattutto dai partiti minori, che venivano costantemente penalizzati alle elezioni: diversi consiglieri nazionali sottoposero mozioni per un’introduzione a livello nazionale, senza successo. Grazie alla votazione del 5 luglio 1891 per la revisione della Costituzione federale – con cui venne sancita l’introduzione dell’iniziativa popolare quale fondamentale strumento di partecipazione – i cittadini ottennero la facoltà di proporre modifiche costituzionali.
Dopo due iniziative respinte nel 1900 e nel 1910 (quest’ultima accettata però dalla maggioranza dei Cantoni), è con il 66,8% che la popolazione svizzera (con un tasso di partecipazione del 49.47%) accoglie l’introduzione del sistema proporzionale per l’elezione del Parlamento.