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Riuniti per Natale... di nuovo

L’emigrazione ha sempre rivestito particolare importanza nei palinsesti della radiotelevisione della Svizzera italiana. Tra gli anni Sessanta e Settanta, per esempio, la TSI ha mandato in onda undici edizioni del programma televisivo "Riuniti per Natale", che offriva uno scorcio sulla vita dei ticinesi emigrati all’estero e li ricongiungeva (attraverso lo schermo) ai loro cari rimasti nel Cantone. Un format popolare e all’avanguardia rimasto nella memoria della gente grazie alle immagini e alle parole del trio Dario Bertoni, Sergio Locatelli ed Enzo Regusci che ogni anno visitava una diversa regione del mondo per incontrare i protagonisti della nostra diaspora. Interessante anche quanto succedeva dalle nostre parti, grazie all’istituzione di concorsi che mettevano in palio dei biglietti aerei che avrebbero permesso il ricongiungimento (non più simbolico, ma reale) di almeno una famiglia della Svizzera italiana.

Il clima natalizio, il gran numero di storie ricche di determinazione e affetto nonché la diffusione di filmati girati ai quattro angoli del globo tra il 1963 e il 1974 – dal Sudamerica all’Asia, passando per il Nord America – hanno portato la trasmissione a insediarsi nel cuore di migliaia di telespettatori. Tra loro c’era anche Alberto Engeli (già intervistato nel 2013 da OltreconfiniTi) che ha saputo trasformare questi ricordi in un progetto volto a dare nuovo lustro alle storie di chi fu intervistato mezzo secolo fa. Il nuovo format si è basato sui filmati del 1965 (California) e del 1970 (Stati Uniti) ed è andato in onda nel 2015 e nel 2016.

Curiosità

In che cosa consiste il nuovo format di "Riuniti per Natale"?

Nel 1965 Bertoni, Locatelli e Regusci si spostarono in California per incontrare gli emigranti ticinesi giunti fino a lì per lavorare nei ranch e nelle latterie; nel 2015, esattamente 50 anni dopo, una nuova troupe avrebbe dovuto mettersi a caccia dei discendenti delle persone intervistate allora per capire in che modo si sono evolute le famiglie svizzero-italiane radicatesi nell'Ovest degli Stati Uniti. È stata questa la formula alla base del nuovo format di “Riuniti per Natale”, una serie di quattro documentari lunghi 15 minuti l’uno e curati da Alberto Engeli, in collaborazione con il coordinatore di OltreconfiniTi Mattia Bertoldi. I filmati, rievocati in un articolo del responsabile del Quotidiano (RSI LA1) Massimiliano Herber, sono oggi visibili online: basta connettersi alle pagine dedicate alle edizioni della trasmissione andate in onda il 23, il 24, il 28 e il 29 dicembre 2015.

Un viaggio lungo 4000 chilometri, dalla periferia di Los Angeles alla contea di Mendocino (a tre ore di automobile in direzione nord da San Francisco) che ha permesso ai due di conoscere un centinaio di eredi della diaspora ticinese, focalizzandosi tuttavia su otto famiglie – quattro del Sottoceneri e quattro del Sopraceneri. I Borla di Medeglia, i Canonica di Treggia e – in Valcolla – i Moresi di Certara e i Camozzi di Bogno; gli Stornetta di Sant’Antonino, i Mattioli di Bellinzona, gli Agadoni di Gnosca e i Lanfranchi di Maggia.

Nel 2016 il progetto è stato replicato, stavolta basandosi sui filmati girati negli USA nel 1970. Protagoniste le dinastie Garbani di Vergeletto, Meraldi di Cresciano e val di Blenio, Ceppi di Morbio Superiore (nella puntata del 23 dicembre 2016), Santini della val Morobbia (puntata del 26 dicembre) e - ancora una volta, seguendo un ramo familiare diverso - i Moresi di Certara (27 dicembre).