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Albino Pizzotti (1903-2003)

di Ludiano

L’infanzia di Albino Pizzotti, patrizio di Ludiano nato nel 1903, fu segnata dalle difficoltà: rimasto orfano, crebbe con la nonna invalida e, al termine della scuola, intraprese diversi lavoretti per mantenersi. Nel febbraio del 1924, complice l’aiuto di un amico e senza conoscere la lingua, partì per Berna come pittore. Quattro anni più tardi, l’occasione che gli cambia la vita: dopo un colloquio con Giuseppe Motta, vinse il concorso come aiuto-usciere presso la cancelleria federale. Fu l’inizio di una carriera pluridecennale a Palazzo federale, che lo vide assumere compiti sempre più impegnativi e diversificati, soprattutto in tempo di guerra: divenne responsabile della sala del Consiglio federale, inoltrava l’ordine del giorno, consegnava i comunicati ai giornalisti e, non da ultimo, ebbe occasione di incrociare nei corridoi di Palazzo personaggi che avrebbero segnato la storia, come Winston Churchill. Era un periodo felice anche dal punto di vista umano: strinse legami d’amicizia con personalità di spicco della politica elvetica, soprattutto della delegazione ticinese. In difesa della memoria dell’amico ed ex consigliere federale Marcel Edouard Pilet-Golaz, pubblicò nel 2000 un opuscolo: Der zweite Weltkrieg. Morì tre anni dopo a Ittingen, all’età di 100 anni. 

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