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Hermann Haller (1880-1950)

da Berna

Noto scultore, soprattutto di opere in terracotta ritraenti soggetti femminili, iniziò la formazione in architettura a Stoccarda, ma decise presto di cambiare indirizzo e trasferirsi a Monaco per studiare pittura. Frequentò l’Accademia di belle arti insieme a Paul Klee, suo ex compagno ai tempi del ginnasio a Berna. Tra il 1901 e il 1909 visse in Italia, in particolare a Roma. Risale al 1905 la scelta di dedicarsi alla scultura. Nel 1909 si trasferì a Parigi e vi restò cinque anni. Si stabilì successivamente a Zurigo e all’inizio degli anni Venti fu per un periodo a Berlino, da Fritz Huf, che lo accolse a lavorare nel suo atelier. Attivo sulla scena artistica zurighese, aprì il proprio atelier nel 1932 a Zurigo. Insieme a Cuno Amiet, fu rappresentante della Svizzera alla Biennale di Venezia del 1934. Soggiornò spesso in Ticino lungo tutto l’arco della vita, in particolare nell’estate del 1932 fu alla Barca di Comologno con Kurt Tucholsky.

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