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Lorenzo Delmonico (1813-1881)

di Mairengo

Il giorno dopo la sua morte fu definito dal New York Times "il più famoso ristoratore del nostro Paese". Basterebbe questa definizione per inquadrare la vita di Lorenzo Delmonico, nato nel villaggio leventinese di Mairengo nel 1813 e trasferitosi a 19 anni nella Grande Mela. A ospitarlo vi erano gli zii Pietro e Giovanni che già negli anni Venti avevano avviato un locale dedito alla vendita di caffè e pasticcini. Grazie anche all'aiuto del nipote, all'inizio degli anni Trenta i Delmonico aprirono il loro primo (e omonimo) ristorante, passo fondamentale verso una brillante carriera nel campo della ristorazione in cui a rifulgere fu soprattutto la stella di Lorenzo. Le cene servite nei suoi locali tra gli anni Trenta e Novanta (anche grazie al talento dello chef Charles Ranhofer) si guadagnarono la fama di eventi esclusivi e spettacolari, all'altezza dei maggiori personaggi dell'epoca. Tra le personalità ospitate dal ticinese vi furono infatti i presidenti degli Stati Uniti Abraham Lincoln e Henry Wilson, il generale George Armstrong Custer e scrittori del calibro di Ralph Waldo Emerson, Mark Twain e Charles Dickens (nel 1868). La munificenza dell'emigrato non si denotava solo dalle cene organizzate a Manhattan, ma anche dal legame che conservò con la patria ticinese: fu grazie alle sue frequenti visite (e alle conseguenti donazioni) se il villaggio di Mairengo poté avvalersi di importanti opere pubbliche tra cui una Casa comunale. Delmonico morì nella città statunitense nel 1881, senza lasciare eredi diretti. Nella Grande Mela, tuttavia, il nome suo e del ristorante che segnò un'epoca sono ancora un'istituzione.

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