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Battista "Titta" Ratti (1896-1992)

discendente dei Ratti di Malvaglia

Battista "Titta" Ratti, scultore, nacque a Milano nel 1896 da una famiglia originaria di Malvaglia. Suo padre, emigrato nella capitale lombarda, gestiva un negozio di frutta e verdura. A Milano, Ratti frequentò la Scuola per l’arte dell’orafo e, a partire dal 1913, lavorò come apprendista disegnatore e incisore nella bottega di Gaetano Beretta, luogo d’incontro per molti artisti della città. Presa coscienza della sua vena artistica, decise di iscriversi nel 1915 alla Scuole di Arti Industriali del Castello Sforzesco di Milano. Venne poi accolto all’Accademia di belle arti di Brera nel 1919, dove decise di dedicarsi completamente alla scultura e alla pittura sotto la supervisione dello scultore Ernesto Bazzaro e del pittore Ambrogio Alciati. Nel 1923, all’età di 27 anni, aprì il suo atelier di scultore a Milano, senza mai dimenticare il suo Comune d’origine. Infatti, durante tutta la sua vita si recò di frequente in Ticino con le sorelle, nella casa paterna, per dedicarsi alla sua seconda passione: l’alpinismo. Morì proprio a Malvaglia il 2 febbraio 1992. In onore delle sue opere, nel novembre 2002 è stata creata la Fondazione Elisa e Titta Ratti per espressa volontà di Elisa, sorella di Titta, deceduta di lì a poco e sempre vissuta al fianco del fratello.

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