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Angelo Monotti (1835-1915)

di Cavigliano

Nato a Cavigliano nel 1835, Angelo Monotti fu un pioniere della fotografia. Emigrò a Livorno ad appena diciotto anni (destinazione prediletta per buona parte degli abitanti delle Terre di Pedemonte) e qui lavorò inizialmente come falegname ed ebanista, specializzandosi nella costruzione e nel montaggio di apparecchi fotografici. In poco tempo apprese i rudimenti di un settore ancora agli albori e attorno al 1860 aprì un piccolo studio nella città italiana. L'emigrante si specializzò nei ritratti, abile nei ritocchi e nella coloratura con l'acquarello. Dopo aver trascorso quasi tutti gli anni Sessanta in Toscana, Angelo e la sua famiglia (la moglie Maria Maestretti di Verscio, sposata nel 1858 e i figli Giacinto e Silvio) ritornarono in Ticino, a Cavigliano. Qui l'uomo proseguì la carriera fotografica e nel 1874 aprì un atelier, conosciuto come "la Galleria". Nei successivi vent'anni dedicò circa diecimila fotografie alla Cavigliano dell'epoca e, al contempo, si dedicò alla politica divenendo sindaco del Comune dal 1876 al 1879 e dal 1885 al 1888. Dopo aver aperto un secondo studio a Locarno nel 1895, Angelo Monotti passò il testimone al figlio Valentino e si ritirò progressivamente dagli affari; morì nel 1915.

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