Il quarantennale scambio di lettere tra Gianfranco Contini (1912-1990) e padre Giovanni Pozzi (1923-2002), due tra i più illustri rappresentanti dei moderni studi letterari italiani, è, per tutta la sua durata e nonostante la prossimità anagrafica dei corrispondenti, un colloquio tra maestro e allievo. Tuttavia, sotto il velo dell’apparente formalità, esso costituisce non solo un dialogo di profondo spessore intellettuale, ma anche una vicenda di toccante intensità sentimentale.