Nel pensiero medievale, “libertà” e “libero arbitrio” non coincidono: la libertà indica l’autodeterminazione dell’agente razionale, mentre il libero arbitrio riguarda il modo in cui egli sceglie di agire. La libertà può significare assenza di coercizione, indipendenza dal sensibile o dominio sui propri atti e fini personali. Il libero arbitrio è minacciato da determinismi naturale, psicologico e teologico. I medievali adottano una visione compatibilista, che concilia scelta e ordine causale.