Gli antichi avevano i miti, le leggende e le fiabe, noi abbiamo i cartoni animati. Per le generazioni del nostro tempo, cresciute in compagnia di “nonno” Topolino (1928) e “zio” Bugs Bunny (1938), e che si affacciano sul cupo mondo globalizzato con i palloncini colorati della casa volante di Up, le battute ciniche di Homer Simpson, i castelli erranti di Miyazaki, i disegni infantili di Peppa Pig o il volto segnato dalla goccia di sudore del Nobita di Doraemon.