Nel silenzio del suo atelier a Carasso, Griscia Pogliesi unisce rigore scientifico e libertà artistica. Autodidatta e ispirata a Segantini e Millet, indaga il legame tra uomo, natura e tempo ciclico. Le sue acqueforti sui dodici mesi narrano la lentezza del lavoro contadino, la pazienza del fare manuale e il ritorno all’essenziale. Con segni imperfetti e gesti meditati, restituisce dignità al tempo lento, opponendosi alla frenesia moderna e celebrando la bellezza autentica dei gesti semplici.