Ruun Cali, nata a Mogadiscio, da bambina fugge dopo essere stata cacciata di casa dal padre, vivendo tra Africa e Medio Oriente tra fame, violenze e gesti di solidarietà. Dopo un lungo viaggio tra deserti, dromedari e barche, raggiunge la Svizzera, dove affronta il complesso sistema d’asilo, ottiene il permesso di soggiorno, diventa cuoca ad Airolo e, con la madre ritrovata, fonda un orfanotrofio in Somalia per aiutare altri bambini «portati dal vento» a costruirsi un futuro migliore.