La mostra riunisce tre progetti che attraversano i confini tra desiderio, artificio e rappresentazione. L’artista esplora una sensibilità queer che si manifesta negli intervalli del desiderio, nei suoi incidenti e interruzioni nell’immagine, muovendo l’erotismo verso spazi industriali e oggetti domestici. Ne emerge un linguaggio dell’erotismo sospeso, in cui il piacere viene articolato dalla macchina che lo produce. Apertura domenica 14–18, su appuntamento o durante le attività in programma.