L’esposizione, che s’inserisce nel filone della “grafica storica”, ha l’obiettivo di presentare la produzione incisoria dell’antico nel Settecento e nell’Ottocento ripercorrendo il fenomeno storico della reinterpretazione e della fortuna critica del classico. In mostra saranno esposte un’ottantina di incisioni all’acquaforte e a bulino e puntasecca di rara bellezza, stampe acquarellate e litografie.