Un titolo che, in due sole parole, rende chiaro quali siano gli argomenti di questa mostra: il maiale e la vacca. Un titolo che, come già accaduto in passato, si affida a un’espressione orale di uso corrente che ha perso la sua connotazione originale per farsi anche esternazione di meraviglia. Una mostra da annusare, da spalmare, da stringere, da impastare, da smuovere, da legare, da toccare e, infine, per non dimenticare.