Nella cultura greca dell’età classica sono frequenti, specie nel teatro tragico, i lamenti per le violenze e i danni della guerra. I filosofi, come Platone e Aristotele, avvertono che la guerra è una minaccia sempre possibile per le città ed elaborano modelli per difenderle da attacchi esterni, ma con il fine ultimo di conseguire la pace. Ciò sembra riguardare soltanto i conflitti tra greci, mentre entrambi ritengono legittime le guerre contro i barbari, volte però non ad annettere territori.