L’espressione “linguaggio ampio” viene sempre più spesso preferita a “linguaggio inclusivo” in quanto implica una visione allargata del concetto di ‘uso delle parole’ e del confine entro il quale si creano relazioni tra le persone. Non è più soltanto questione di diverse categorie sociali che sottolineano le distanze tra un ‘noi’ e un ‘loro’, bensì della visione di una lingua che, oltre ad abbracciare la diversità, crea attivamente un senso di appartenenza per tutti.