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Rosetta Leins (1905-1966)

Pittrice ticinese

Dal 18.05.2014 al 17.08.2014

A cura di Simona Ostinelli

Rosetta Leins, nata a Bellinzona nel 1905 e scomparsa ad Ascona nel 1966, è stata a lungo considerata come una delle migliori pittrici svizzere. Nel corso della sua vita ha avuto molti riconoscimenti ma oggi risulta quasi completamente dimenticata. Dopo una formazione da autodidatta e alcuni viaggi di studio a Parigi e in Toscana, si trasferisce ad Ascona, dove diventa allieva di Otto Lüssi e frequenta il milieu artistico locale, legandosi in particolare a Robert Schürch e a Remo Rossi. Il suo esordio espositivo avviene nella Svizzera tedesca, a Zurigo e a Basilea, ma sarà molto attiva anche nel Ticino, dove nel corso degli anni parteciperà a numerose rassegne anche come membro della Società Ticinese di Belle Arti e della Società Pittori Scultori e Architetti Svizzeri.

Il suo nome è legato alla decorazione della Sala dei matrimoni di Palazzo Civico a Lugano. Di questa grande opera, con cui Rosetta Leins viene oggi identificata, è ricorso nel 2013 il settantesimo anniversario. Dedicata alla famiglia e al lavoro, si iscrive sia nella tradizione della pittura murale Svizzera degli anni Trenta che in quella di stampo novecentista italiano, come anche un’altra sua importante commissione pubblica, l’affresco del Palazzo del Governo a Bellinzona. In mostra, oltre al ciclo dei bozzetti della Sala dei matrimoni, riuniti per la prima volta e restaurati per l’occasione, si ammirano alcuni dei soggetti più frequentati, quali paesaggi ticinesi, ritratti, nature morte e composizioni sacre. Queste opere consentono di ricostruire il percorso artistico di Rosetta Leins che, dopo un esordio realista, entrerà in sintonia col modello novecentista, per avvicinarsi, alla metà degli anni Cinquanta, ad una pittura con accenti neocubisti.


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