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Ettore Burzi (1872-1937)

Pittore europeo tra Venezia e Lugano

Dal 14.03.2010 al 23.05.2010

A cura di Mariangela Agliati Ruggia e Ottorino Villatora

La mostra presenterà, attraverso un cospicuo numero di opere, la figura complessa e ancora quasi sconosciuta al grande pubblico di Ettore Burzi (1872-1937), vissuto tra Venezia e Lugano ma immerso nella temperie artistica europea e presente con esposizioni nelle principali sedi del continente.

Sebbene l’artista sia nato nei pressi di Bologna, l’attività di Burzi può essere suddivisa in due periodi: quello veneziano e quello luganese. Nella città lagunare trascorre un decennio e inizia la sua carriera artistica, influenzata dagli incontri con pittori come Marius Pictor (Mario De Maria). Agli inizi del secolo si trasferisce a Lugano, dove espone talvolta con Edoardo Berta e Pietro Chiesa e diventa membro attivo della Società Pittori Scultori Artisti Ticinesi. Influenzato dalla pittura nordica, espone di frequente in Svizzera tedesca e in Germania, che diverranno i mercati a lui più congeniali. Nonostante il successo riscosso in vita – le sue opere vengono acquistate da importanti collezioni pubbliche come Cà Pesaro di Venezia o il Museo d’Arte della Città di Lugano – Burzi è stato in seguito trascurato dagli studi storico-artistici. La mostra mira quindi a riportare alla luce le opere di questo artista poliedrico, che si dedicò non solo alla pittura ma anche all’incisione (litografia, xilografia, puntasecca, ...) e che si dimostra aggiornato sulle principali correnti artistiche europee, rielaborandone gli spunti e declinandoli in modo originale in emozionanti paesaggi e raffinate nature morte.


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