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Doni d'amore

Donne e rituali nel Rinascimento

a cura di Patricia Lurati

pp. 240, CHF 30.-

In epoca rinascimentale nascere donna in una famiglia dell’élite significava essere una pedina nelle mani del padre che grazie alle nozze intrecciava alleanze politiche ed economiche. Il sentimento dunque non era contemplato, ma sugli oggetti offerti alla giovane per celebrare il fidanzamento, il matrimonio e la nascita di un figlio si raffiguravano ugualmente iconografie amorose. I doni, infatti, carichi di valenze simboliche, persino nella scelta dei materiali, e spesso permeati di significati più reconditi, dall’allusione erotica ai messaggi beneauguranti, erano un modo per idealizzare e addolcire la sorte che attendeva le giovani donne. 

Il volume, attraverso una selezione di preziosi oggetti – tra cui cofanetti, gioielli, specchi, cinture, pettini, tessuti, cassoni, stoviglie – realizzati tra il XIV e il XVI secolo, offerti alla donna nel corso dei rituali che ne segnavano il passaggio da fanciulla a sposa, a madre, delinea in maniera inedita e puntuale il ruolo della figura femminile nella società del Rinascimento, anche grazie a raffronti con dipinti coevi.



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