Buoni di formazione
La Divisione della formazione professionale (DFP) per conto del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha avviato la sperimentazione relativa ai "Buoni di Formazione", al fine di incentivare gli adulti con scarse competenze di base a iscriversi a corsi di formazione continua. L’avvio di tale sperimentazione è stata determinata dalla mozione presentata da Anna Biscossa “Un buono formativo per far crescere le competenze di base delle residenti e dei residenti e migliorare le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori”, accettata nel 2023. La sperimentazione ha preso il via a inizio marzo 2024 e si è conclusa a fine ottobre.
I corsi
Alla sperimentazione hanno partecipato i seguenti quattro enti di formazione:
I corsi permettevano il recupero e il mantenimento delle competenze di base quali la lettura, la scrittura, la comprensione, la matematica del quotidiano e le tecnologie. In particolare, i corsi miravano a facilitare la gestione delle attività quotidiane e a favorire l’occupabilità.
Per essere pubblicati online e beneficiare del sistema dei buoni i corsi dovevano rispondere ai requisiti definiti dall’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione (UFCI). L’UFCI è responsabile del controllo dell’idoneità dei corsi.
I buoni di formazione
La sperimentazione prevedeva l'assegnazione di 160 buoni, dal valore di 500.-. Ogni persona partecipante aveva diritto a ricevere un solo buono. Qualora la persona partecipante non raggiungeva una frequenza pari o superiore al 60% delle ore di lezione previste, il costo relativo alla sua partecipazione non era coperto e doveva essere sostenuto direttamente dal/dalla partecipante. Il buono poteva essere utilizzato per partecipare a un corso del valore di 500.- oppure a due corsi del valore di 250.- ciascuno. Nel caso in cui il costo del corso superava il valore del buono, la differenza doveva essere coperta dal/dalla partecipante.
Requisiti
Potevano beneficiare del buono di formazione le persone residenti nel Canton Ticino che:
- hanno tra i 18 e i 65 anni compiuti;
- padroneggiano la lingua italiana a un livello A2 acquisito;
- sono di nazionalità svizzera o in possesso di un permesso C o B;
- non beneficiano di una misura di accompagnamento (misure di inserimento e integrazione socio-professionali) e non percepiscono indennità di disoccupazione.
Era ammessa la frequenza ai corsi anche alle persone che non possono beneficare dei buoni di formazione.
Risultati
La sperimentazione è stata seguita da ricercatrici esterne le quali sono state incaricate di svolgere una valutazione che permetterà di raccogliere elementi utili per comprendere la sostenibilità organizzativa, amministrativa e finanziaria del progetto.
Il rapporto di valutazione sarà disponibile entro la fine dell’anno.