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Approfondimento

Data l’importanza degli spazi e del loro significato all’interno di un istituto scolastico, nel ripensare la scuola dell’obbligo ticinese non ci si è potuti esimere da una riflessione relativa all’architettura scolastica. Questa tematica è stata approfondita in collaborazione con la SUPSI, e più nello specifico con i docenti e gli studenti del secondo anno di Bachelor in Architettura di interni ai quali è stato chiesto, partendo da una lettura del pre-esistente, di riflettere su possibili modifiche architetturali all’interno di due istituti scolastici: la scuola media di Biasca e quella di Mendrisio.

Gli studenti hanno prestato particolare attenzione agli aspetti formali, logistici ed estetici degli spazi interni agli istituti citati, cercando di elaborare potenziali soluzioni in linea con i principi della Scuola che verrà.

Di seguito riportiamo alcuni esempi addizionali a quelli inseriti nel rapporto cartaceo.

Scuola media di Biasca

In questo progetto si affronta la possibilità di delocalizzare alcune attività, nel caso specifico la lettura in biblioteca, per avvicinare lo studente. Il progetto elabora una postazione da inserire nello spazio comune che possa garantire un sufficiente raccoglimento in una zona normalmente rumorosa. L’esposizione delle riviste e la possibilità di leggerle sono articolate sul fronte e sul retro.

Il progetto risolve, in uno spazio volutamente slegato dal contesto scolastico e attuato mediante un ingresso con anticamera, la necessità di estraniazione dal quotidiano scolastico dando vita ad un ambiente domestico, rivestito da materiali accoglienti e arredato con mobili che favoriscono posture più libere durante lo studio individuale o i momenti di distensione.

Il progetto si sviluppa sull’elaborazione di elementi di arredo (panchine) costituite da lastre di Gneiss assemblate con lastre di vetro. La scelta del materiale locale sottolinea il rapporto della scuola con il suo territorio. 

Scuola media di Mendrisio

Gli spazi comuni sono spesso percepiti unicamente come spazi di transito fra le aule. Il progetto in questione inserisce nel corridoio un luogo adatto ad attività del tempo libero come il consumo di pasti in comune.

Nel progetto in questione la zona riservata alle attività manuali viene associata ad uno spazio espositivo che servirà a portare dall’esterno una realtà che si lega a quella didattica ampliandone la percezione verso un contesto più globale.