Grazie al Company Programme, promosso dall’associazione nazionale Young Enterprise Switzerland (YES) e sostenuto dalla Divisione dell’economia, le allieve e gli allievi della Scuola cantonale di commercio possono sviluppare il loro spirito imprenditoriale. Troussycle è una di queste idee imprenditoriali e ha vinto il Best Vocational Education Team Award alla finale nazionale del 2023. Il prodotto: una trousse creata con materiale riciclato da vecchi cartelloni pubblicitari.
Com’è nata l’idea del prodotto che avete sviluppato?
L’idea di produrre e vendere trousse create tramite materiale riciclato, ovvero cartelloni pubblicitari in pvc, è nata un po’ per caso. Inizialmente volevamo creare un prodotto che fosse a base di miele, l’idea era infatti quella di offrire un prodotto che fosse una sorta di involucro per i resti alimentari, ma è stata subito bocciata poiché più che essere un prodotto vero e proprio sembrava essere solamente una sorta di packaging e avremmo dovuto aggiungere qualcosa in più alla nostra idea. Abbiamo così deciso di optare per qualcosa che facesse parte del settore della moda, visto che l’anno prima un’azienda della nostra scuola aveva riscosso molto successo vendendo borse di tela, ma volendoci distanziare dalle borse abbiamo pensato di produrre delle trousse. L’idea di utilizzare un materiale innovativo è arrivata dopo discutendo con i nostri professori che ci hanno aiutato a identificare il valore aggiunto al nostro prodotto.
Quali sono i valori che contraddistinguono la vostra mini-impresa?
Sicuramente quello che ci ha contraddistinto dalle altre mini-imprese, e in generale dalle altre aziende, è il grande impegno che abbiamo messo nella ricerca di creare un prodotto che fosse allo stesso tempo utile, funzionale, alla moda, unico nel suo genere, ma anche, e soprattutto, sostenibile. Il settore della moda è uno dei settori che crea più rifiuti sul pianeta, il nostro obiettivo era a questo proposito quello di evitare che il nostro prodotto contribuisse alla creazione di ulteriori rifiuti. Per questo motivo abbiamo optato per un materiale che “avesse già vissuto una prima vita” e che senza di noi non sarebbe stato riutilizzato, ovvero il pvc, materiale di cui si compongono solitamente cartelloni pubblicitari di eventi. Un altro valore, che però si ricollega molto alla sostenibilità, su cui abbiamo puntato è sicuramente il fatto che tutto venisse fatto a km 0 all’interno del nostro cantone. Ci occupavamo personalmente di ritirare la materia prima, lavarla e portarla alla nostra sarta a Biasca che realizzava il prodotto finito.
L’anno scorso avete partecipato alla finale nazionale del Company Programme con altre 200 mini-imprese, vincendo il Best Vocational Education Team Award (premio per la migliore azienda di una scuola professionale) chissà quante emozioni!
Poter far parte delle migliori 25 mini imprese a livello nazionale è stata una grande soddisfazione per noi, soprattutto perché inizialmente eravamo più di 200 mini imprese provenienti da tutta la Svizzera. Poter partecipare alla finale del Company Programme è stata una grande emozione e soddisfazione per noi, significa infatti che il nostro prodotto è piaciuto e che soprattutto l’idea dietro al nostro progetto è stata compresa. Le due giornate di finale nazionale sono state faticose ma altrettanto positive, abbiamo venduto bene e abbiamo avuto l’opportunità di presentare il nostro progetto sul palco della stazione centrale di Zurigo, allestito appositamente per l’occasione. Riguardo al premio ottenuto, nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di vincerlo, e credo sia stato proprio questo a rendere il momento ancora più speciale, non avevamo alcun tipo di aspettativa, eravamo felici del risultato, dei tanti complimenti ricevuti, e mai ci saremmo aspettati di vincere anche un premio. Ricordiamo questo momento con molta felicità e la vittoria del Best Vocational Educational Team Award ci ha permesso di comprendere in modo ancora più chiaro che il nostro progetto ha lasciato il segno, e soprattutto che gli sforzi compiuti durante l’anno erano stati ripagati.
Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Quest’esperienza ci ha lasciato molte cose, e forse a un anno di distanza è anche più facile parlarne e rendersi conto di cosa effettivamente questa esperienza ci abbia dato. Sicuramente ci ha permesso di comprendere cosa significhi avere un’azienda, seppur piccola, e di quanto impegno e lavoro servano per farla crescere e per permettere alle proprie idee di nascere e svilupparsi. Grazie a questa esperienza abbiamo potuto assaporare cosa significa l’imprenditorialità, ma soprattutto ci ha permesso di mettere in pratica gli insegnamenti teorici di economia, comunicazione e tante altre materie, ricevuti negli anni precedenti. Oltre a questo abbiamo sicuramente migliorato le nostre capacità di lavorare in gruppo, di gestire lo stress, di organizzazione. Infine, ma non per importanza, questa esperienza ci ha sicuramente permesso di vivere tanti bei momenti, che ora si sono trasformati in tanti bei ricordi che porteremo sempre con noi.
Avete qualche consiglio da fornire agli studenti che si apprestano a iniziare questo programma?
Agli studenti che inizieranno a settembre questo splendido progetto vorremo dire di essere creativi, di osare, perché l’originalità premia sempre, così come l’impegno e la buona motivazione. Crediamo che per potere riuscire in questo progetto quello che serva sia sostanzialmente questo: determinazione, impegno e voglia di fare, di creare qualcosa di innovativo e utile, che oltre a essere bello abbia un significato e una storia. Infine, vorremmo dire alle future mini imprese del Company Programme di divertirsi e di sfruttare al meglio ogni occasione che questo programma può dare loro.
Prossimi passi?
Per quanto rigurada l’azienda purtroppo abbiamo deciso che con la fine del Company Programme sarebbe stata la fine anche di Troussycle. Questa decisione è stata dettata soprattutto dal fatto che la collaborazione che avevamo stipulato con la nostra sarta sarebbe finita a giugno dello stesso anno e per questo motivo abbiamo dovuto fermare la nostra attività. Inoltre, le idee per quello che sarebbe stato il futuro di Troussycle erano contrastanti, e la paura che l’attività sarebbe ad ogni modo cessata una volta concluso il quarto anno alla Scuola cantonale di commercio era tanta. Ora il momento è arrivato, abbiamo infatti appena concluso il nostro ultimo anno presso questa scuola e le nostre strade si divideranno. Nonostante Troussycle non ci sia più abbiamo comunque un bellissimo ricordo dell’esperienza vissuta.
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