Il Conca Bella Boutique Hotel & Wine Experience è il primo “Wine Hotel” in Ticino. Ne abbiamo parlato con Michele Montereale, entrato in azienda nel 2012 portando avanti la tradizione famigliare. Michele ci ha fatto scoprire il suo mondo e ci ha anche svelato quanto è stato importante, per lui e per la sua famiglia, avere il sostegno della Divisione dell’economia e degli altri attori del territorio.
Michele, partiamo, anzitutto, dalle origini. La vostra è una storia di famiglia…
È proprio così, è una bella storia di famiglia. I nostri genitori hanno aperto l’hotel ristorante Conca Bella nel 1984. Inizialmente c’era solamente l’edificio che possiamo definire “storico”, con otto camere e un piccolo ristorante. Mio padre era un grande appassionato di vino e da lì, in modo molto naturale, la decisione di puntare sulla ristorazione piuttosto che sull’hôtellerie: ciò ha portato ad ottenere, nel 1997, la Stella Michelin, che abbiamo tenuto per vent’anni. In seguito, nel 2001, abbiamo ricevuto il permesso per costruire un nuovo edificio, accanto alla struttura originale. Ad oggi abbiamo diciassette camere, un’enoteca, un ristorante, un bar, una lounge e una sala conferenze. Quando poi, nel 2002, mio padre è purtroppo mancato, con mia madre abbiamo portato avanti la tradizione famigliare. Nel 2017 abbiamo deciso di rinunciare alla Stella Michelin perché ci siamo resi conto che, per quella che era la nostra clientela, non era più la soluzione migliore e nel 2018 ci siamo riorientati verso un nuovo concetto di cucina, creando uno stile informale, come un “Bistrot”. Poi nel 2021, dopo essere stati colpiti dalla pandemia, abbiamo deciso di realizzare il primo Wine Hotel in Ticino.
Ci spieghi come è nata l’idea di realizzare il primo Wine Hotel in Ticino.
Durante la pandemia molti turisti hanno soggiornato nel nostro hotel e si sono dimostrati entusiasti della regione, finora non così conosciuta per il turismo. Ci siamo dunque resi conto che, per evolvere, avremmo dovuto puntare di più sull’hotel, il quale aveva bisogno di un riposizionamento. Abbiamo pertanto commissionato alla Swiss Hospitality Solution, una società di consulenze specializzata, un’analisi – finanziata al 50% dall’Ufficio per lo sviluppo economico della Divisione dell’economia – da cui è emersa la necessità di individuare anzitutto la vera ragione d’essere dell’hotel. Una sera in enoteca, proprio mentre stavamo leggendo i risultati di questa analisi, abbiamo capito che potevamo puntare sul concetto del vino. Del resto quest’ultimo ha sempre fatto parte della nostra storia: abbiamo quindi deciso di usarlo come fil rouge e portarlo in ogni singolo ambiente del Conca Bella. Per affrontare questo importante investimento abbiamo lanciato uno speciale progetto di crowdfunding: vendendo sul nostro sito dei pacchetti esclusivi siamo riusciti in poco tempo a raccogliere la somma che ci eravamo prefissati, anzi, abbiamo pure oltrepassato il nostro obiettivo. Ciò ci ha di conseguenza permesso di ricevere un credito bancario, un prestito dalla Società di credito alberghiero e un sussidio ai sensi della Legge sul turismo (LTur).
Cosa contraddistingue, in particolare, la vostra struttura e la sua offerta? Avete delle particolari collaborazioni sul territorio?
Abbiamo curato ogni minimo dettaglio: in ogni camera, ad esempio, vi è un richiamo al mondo del vino – che può essere la parete in sughero, la carta da parati a tema, una botte di vino come comodino o ancora il sapone all’uva in bagno –, mentre in corridoio abbiamo installato un wine dispenser, così che a qualsiasi ora i nostri ospiti possano portare in camera un calice. Inoltre, collaborando con alcune cantine del Mendrisiotto abbiamo creato dei pacchetti speciali, che prevedono oltre al pernottamento anche la visita alla cantina stessa, con degustazione di vini e aperitivo con prodotti tipici della regione.
In questo percorso qual è stato il ruolo dell’Ufficio per lo sviluppo economico del Cantone Ticino? Altri aiuti?
L’Ufficio per lo sviluppo economico ha giocato un ruolo molto importante perché, dopo aver già sostenuto la ristrutturazione del nostro ristorante nel 1991 e l’ampliamento nel 2001, ha finanziato al 50% anche l’analisi di approfondimento strategico che ci ha permesso di riposizionarci. Avere il sostegno del Cantone ci ha facilitato anche nell’ottenere il credito bancario e il prestito dalla Società di credito alberghiero. Anche con l’Organizzazione Turistica Regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio vi è stata, e vi è tuttora, un’ottima collaborazione.
Quali sono i vostri obiettivi per continuare a offrire, anche in futuro, un’esperienza unica e innovativa?
Le collaborazioni con il settore vitivinicolo della regione continueranno a essere fondamentali. Ci piacerebbe anche sviluppare ulteriormente il nostro shop online. Il nostro intento è quello di innovare continuamente l’offerta al cliente, diversificandola ogni anno ma tenendo fede al fil rouge vino. Senza dimenticare che siamo felici di poter contribuire alla promozione, in Svizzera ma non solo, del nostro splendido territorio. E poi chi lo sa, un giorno sarebbe anche bello espandersi ancora… perché non sognare in grande?
Maggiori informazioni: https://www.concabella.ch
#turismo
#ticinoturismo
#ticinosostenibile