I Programmi d’integrazione cantonale (PIC) sono stati introdotti nel 2014 con l’obiettivo di rafforzare le misure per la promozione dell’integrazione e per il coinvolgimento della popolazione locale. Il bilancio del primo PIC (2014/2017) è stato incoraggiante con il raggiungimento di importanti traguardi, pur con la consapevolezza che le sfide da affrontare restano numerose.
L’impulso per un ulteriore sviluppo della politica integrativa è ora dato dal secondo PIC (2018/2021), che è stato prolungato per il periodo 2022-2023 (PIC2bis). La collaborazione ai vari livelli istituzionali e con il folto numero di partner è stata consolidata e maggiormente finalizzata grazie alla creazione dell' Unità interdipartimentale per l’integrazione e a una maggiore convergenza degli obiettivi del PIC con quelli dell’AIS (vedi sotto).
L’AIS impone ai Cantoni una gestione continuativa della persona, dal momento della sua attribuzione da parte della Confederazione al Cantone, fino al momento dell’acquisizione dell’autonomia socio/professionale.
Le persone ammesse provvisoriamente e i rifugiati sono accolti e informati in modo sistematico sul loro processo d’integrazione e sulle aspettative che il Paese d’accoglienza nutre nei loro confronti al fine di raggiungere sul medio e lungo termine.