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Prevenzione dipendenza droghe

Droghe legali e illegali

Nell'uso corrente, si definisce droga qualsiasi sostanza in grado di modificare la percezione o la disposizione psichica generale, e di indurre un effetto di dipendenza. Alcune sostanze stupefacenti (come ad esempio cannabis, cocaina ed eroina) sono illegali. Ciò significa che il loro possesso e il consumo sono penalmente perseguibili tanto quanto la produzione e lo spaccio. In caso di abuso, le conseguenze variano a seconda del cantone e della gravità dell'illecito, e possono andare da una multa sino ad una pena detentiva pluriennale. Altre droghe (come ad esempio l'alcol e il tabacco) sono legali entro certi limiti, ossia sono giuridicamente consentite e fondamentalmente accettate a livello sociale, ma non meno pericolose per la salute propria e degli altri se assunte in dosi eccessive. Per questo, ad esempio, il consumo di alcol, droga legale, diviene illegale se si viene fermati alla guida di un veicolo con un tasso alcolemico superiore allo 0,5 per mille. La legge sulla protezione della gioventù vieta e recita "chiunque somministra a una persona minore di 16 anni, o le mette a disposizione per il consumo, bevande alcoliche o altre sostanze in quantità pericolose per la salute, o stupefacenti a tenore della legge federale sugli stupefacenti, è punito con la detenzione o con la multa" . Sia tra le droghe legali, sia tra quelle illegali, ve ne sono che presentano un elevato potenziale di dipendenza, effetti più intensi e un grave rischio per la salute: la legalità o meno di una sostanza non dice dunque nulla sulla capacità distruttiva che essa nasconde.

Esiste una legge federale che vieta la vendita di bevande alcoliche distillate ai minori di 18 anni, mentre quelle fermentate ai minori di 16 anni. In Ticino il divieto è stato posto a 18 anni per tutte le bevande alcoliche.

Inoltre quest'anno, nel mese di settembre, entrerà in vigore sul piano nazionale il divieto di vendere tabacco o sigarette ai minori di 18 anni.

Prevenzione

Prevenire è meglio che curare! Si tratta di un detto popolare che risulta particolarmente adatto in riferimento alla problematica delle tossicomanie. Il consumo di droghe rappresenta generalmente la risposta ad una carenza. Gli stupefacenti vengono dunque utilizzati per colmare una lacuna, anche se la loro capacità di farlo è solo apparente. In questo senso un ruolo di centrale importanza è quello esercitato dalla famiglia e dalle premure dei genitori: tanto meno un figlio si sente messo sotto pressione da parte dei genitori, ad esempio per quanto riguarda le sue prestazioni in ambito scolastico, sportivo o musicale, e tanto più si sente invece sorretto e sostenuto negli interessi e nelle attitudini che esprime, e meno si interesserà alle droghe come «valvola di sfogo». Se, inoltre, nella famiglia viene coltivata una cultura del confronto che consente conflitti aperti, leali e argomentati, sempre nel rispetto reciproco, ciò aiuterà vostro figlio a imparare a gestire lo stress e le pressioni senza ricorrere alle droghe. A questo proposito, l'esempio dato da genitori ed educatori e dal loro ambiente non è da sottovalutare: quei genitori che a loro volta fumano cannabis o consumano quantità regolari o eccessive di alcolici, non vengono più stimati dai loro figli come buoni consiglieri e figure di esempio. In ogni caso, un solido rapporto di fiducia tra genitori e figli è di fondamentale importanza ai fini della prevenzione delle tossicomanie. Tale rapporto consente infatti di avere confronti aperti e di poter risolvere la situazione di difficoltà attraverso il dialogo. Infine, un compito importante dei genitori è quello di saper discutere con i propri figli in maniera oggettiva ed idonea alla loro età, rinunciando ad ogni tono accusatorio.

Diagnosi precoce

Tanto prima si riesce ad individuare un problema di droga, e maggiore è la probabilità di riuscire a risolverlo. Genitori, amici e conoscenti, ma anche insegnanti e specialisti medici hanno a disposizione numerose possibilità di azione che devono assolutamente sfruttare! Se i genitori notano dei problemi nel figlio, devono parlare apertamente di quanto li preoccupa, e cercare di trovare insieme una soluzione. Nel farlo, è importante che i genitori non pongano ulteriori pressioni sul figlio, ma che giungano a soluzioni di comune accordo pur ponendo i necessari limiti. Se all'interno della famiglia non si riesce ad individuare una via d'uscita, non si deve esitare a contattare i centri specializzati nel trattamento delle dipendenze, nei problemi educativi o nella consulenza dei giovani.

Consulenza e terapia

Chi soffre di problemi di alcol o altre tossicomanie e non è più in grado di arrestare da solo il proprio comportamento, necessita di un sostegno personalizzato. Le offerte di consulenza e terapia a livello ambulatoriale ed ospedaliero possono aiutare a migliorare la situazione personale e ad uscire dalla dipendenza, o per lo meno a ridurre il consumo di sostanze. Il medico di famiglia e i diversi consultori possono aiutare a trovare la strada giusta.

Riduzione dei danni

Sono mirate alla riduzione dei danni tutte quelle offerte e quelle misure che cercano di ridurre le conseguenze negative dell'abuso di droghe a beneficio dei consumatori e della società. Fra queste vi sono, ad esempio, la fornitura di informazioni relative alla prevenzione dell'epatite e dell'HIV.

Repressione

Con repressione si intende l'applicazione del divieto vigente sulle droghe illegali mediante azioni di polizia e penali, allo scopo di impedire il traffico, lo spaccio e dunque anche il consumo di sostanze illegali. Una riduzione dell'offerta e della disponibilità di tali sostanze contribuisce infatti alla diminuzione del consumo di droghe. Le limitazioni imposte alla cessione di alcolici ai giovani possono anch'esse fornire un importante contributo alla soluzione della problematica dell'alcolismo. Repressione e applicazione delle disposizioni in materia di protezione della gioventù sono due importanti compiti della polizia.