Canapa e derivati
Produzione e caratteristiche
Marijuana
Il tipo di prodotti presente sul mercato varia ampiamente a seconda dei Paesi d’origine. La marijuana si presenta come un’erba di colore variabile (dal giallo, al verde pallido al marrone), priva di semi (kif e sinsemilla) o contenente grosse quantità di semi, foglie, gambi e steli. Le varietà ad alto contenuto di resina risultano appiccicose al tatto e, nella preparazione per lo spaccio, vengono compresse in piastre.
La marijuana viene estratta dai fiori e dalle foglie della canapa indiana (Cannabis).
La Marijuana é più pericolosa del tabacco
Il fumatore di Marijuana inala molto più profondamente e trattiene il fumo più a lungo nei polmoni rispetto ad un fumatore di tabacco, per poter assumere la maggiore quantità possibile di agente stupefacente. Per lo stesso motivo, non utilizza alcun filtro nonostante il fatto che il contenuto di catrame nel fumo di uno spinello sia molto superiore rispetto a quello di una normale sigaretta. Il fumo dello spinello contiene il doppio di sostanze cancerogene rispetto al fumo di tabacco. Questo aumenta il rischio di tumore.
La Marijuana è considerata una sostanza stupefacente ed è appurato che sia nociva per la salute. Essa toglie lucidità è provoca in una certa misura una dipendenza psicologica. La disintossicazione dalla Marijuana è un processo lento, nel quale il consumatore cronico, spesso per mesi deve confrontarsi con ripercussioni psichiche negative.
Haschisch
(resina di cannabis) - A seconda del tipo di procedimento di produzione, l’haschisch si presenta sotto forma di bastoncini o di tavolette rettangolari o più raramente quadrate che possono variare di spessore, colore, odore e consistenza.
L'haschisch viene estratto dalla resina della canapa indiana (Cannabis).
Olio di haschisch
E’ il liquido estratto e concentrato sia dal materiale vegetale che dalla resina. L’olio che fornisce una soluzione verde è preparato dalla marijuana e quello che fornisce una soluzione marrone dalla resina.
THC
Ciò che determina nella canapa l'effetto è il tenore di THC, più è alto il valore più l'effetto sarà forte e duraturo.
Il THC si lega nel cervello ai recettori per l'anandamide, una sostanza organica; questi recettori si trovano nel cervello, nel cervelletto ed in alcuni nuclei del mesencefalo. Queste strutture partecipano ai processi di percezione e riconoscimento, alla memoria, allo stato d'animo e a funzioni intellettive e motorie superiori. Si capisce pertanto come mai il consumo di Marijuana si ripercuota negativamente e in modo dannoso proprio su queste funzioni.
I recettori dell'anandamide sono presenti anche nel sistema immunitario, nel cuore, nei polmoni, negli organi che producono ormoni e negli organi riproduttivi. Molti di questi effetti collaterali sono ancora sconosciuti alla Ricerca, ma alcuni sono ben noti. Essi vengono descritti nel prosieguo e sono dimostrati da una ricerca e da un'esperienza decennali.
"I pericoli del consumo non sono legati al prodotto in se ma alla sua concentrazione, alla regolarità e all’intensità della sua consumazione. Ci può essere un modo pesante di consumare droghe leggere”
Rapporto sulla canapa della Commissione federale per le questioni relative alla droga, settembre 1999.
Consumo
Generalmente haschisch e marijuana vengono fumati, viene preparata una sigaretta (joint) dove alla sostanza si mischia del tabacco. Talvolta la marijuana viene fumata "pura", cioè senza l'aggiunta di tabacco. L'utilizzo della canapa può essere anche di tipo alimentare: tè, biscotti, torte, o altro. La canapa non viene iniettata in vena ed è pure raro che venga ingerita senza essere stata trattata soprattutto a scopo alimentare.
Effetti
L'effetto può dipendere dallo stato d'animo del momento, dal rituale della preparazione dello spinello e dall'atmosfera del gruppo; ma sono soprattutto la qualità e la quantità della sostanza e la costituzione del consumatore che contano nella determinazione degli effetti. L'haschisch intensifica la comune percezione sensoriale, specialmente dei colori e della musica. Fra i consumatori c'é anche chi vive degli stati d'allucinazione, per alcune persone sono forti al punto da creare degli stati di paura o di panico. Ma l'intensità varia da persona a persona.
Dipendenza
Se si sospende l'uso di haschisch, non si verificano crisi di astinenza. Non si produce, cioè, una dipendenza fisica. Un uso intenso può tuttavia indurre una dipendenza psico-fisica tale che senza il "Joint" quotidiano non è più possibile provare sensazioni di benessere. Un aumento progressivo della dose non è però necessariamente legato all'uso eccessivo che si fa dell'haschisch.
Sebbene non sia descritta una astinenza fisica vera e propria dalla cannabis, il soggetto ha difficoltà ad abbandonarla in modo definitivo: proprio la subdola condizione amotivazionale e la difficoltà ad esprimere e comunicare emozioni possono indurre la ricaduta. Sono pertanto consigliabili forme di supporto psicologico individuale e di gruppo.
Il passaggio dall'haschisch all'eroina non è scontato. L'haschisch può comunque essere uno dei fattori responsabili, insieme all'alcol, alla nicotina o agli psicofarmaci. Anche se la maggioranza dei consumatori di droghe pesanti sono stati consumatori di haschisch (e fumatori di sigarette), più del 98% di coloro che hanno fatto uso di haschisch non passa al consumo di eroina o cocaina. Ma in passato si stimava che almeno l'80 percento dei successivi eroinomani o cocainomani ha iniziato la propria carriera nella droga con Hashish o Marijuana. Con le più o meno recenti evoluzioni nel mondo della droga non siamo certi che tali dati siano ancora corretti! La credenza comune, secondo la quale gli spacciatori mescolerebbero l'eroina all'haschich per indurre il consumatore all'uso di droghe pesanti, non é suffragata da fatti.
Danni fisici
Secondo le ricerche fatte, l'uso continuo di dosi massicce di haschisch non produce danni fisici rilevanti (soprattutto se ingerito o mischiato al tè). Tuttavia, siccome generalmente viene fumato allo stato puro o mescolato con tabacco, comporta rischi per la salute analoghi al consumo di nicotina, ma con effetto più rapido e intenso, in particolare può provocare bronchiti croniche e carcinomi polmonari.
L’uso della cannabis accelera il battito cardiaco, in relazione alla quantità di THC contenuto nello spinello.
Ricerche di laboratorio riferiscono che la cannabis somministrata ad animali ne sopprime il sistema immunitario, cioè la capacità del corpo a resistere alle infezioni e agli altri agenti nocivi come le cellule tumorali.
Le ricerche dimostrano, infine che il numero degli spermatozoi nello sperma degli uomini giovani diminuisce in proporzione all’abuso di cannabis e che nello sperma di alcuni fumatori cronici si sono riscontrate anormalità. Quando si smette di fare uso della sostanza, il livello di testosterone (ormone sessuale maschile da cui dipende la produzione di spermatozoi) si rinormalizza.
Cervello
Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC si lega ai recettori dell'anandamide, provocando i seguenti disturbi:
- la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. I "fumatori di Hashish" scambiano questo effetto per una "estensione della consapevolezza", non realizzano che si tratta di un disturbo;
- anche la memoria a breve termine viene disturbata, compromettendo fortemente l'apprendimento;
- l'attenzione e la concentrazione restano compromesse anche per ore dopo la scomparsa dello stordimento.
Addirittura 24 ore dopo aver fumato una sigaretta di Marijuana, piloti esperti non erano più in grado di atterrare in modo sicuro al simulatore di volo. Le loro prestazioni erano così fortemente diminuite che, in situazioni di voli reali, si sarebbe potuto giungere alla catastrofe. In sintesi, per ore dopo la scomparsa dello stordimento, l'attenzione, la concentrazione, la coordinazione e la prontezza di reazione dell'interessato restano compromesse. Da alcuni anni si sono moltiplicati i casi di incidenti causati da fumatori di Marijuana, non "solo" incidenti stradali o in fabbrica, ma anche sulle piste da sci.
Vie respiratorie
Molti fumatori abituali di Marijuana soffrono di tosse, mal di gola e infiammazioni delle cavità nasali in forma cronica. Queste sono le conseguenze del contenuto di catrame e dei lunghi tempi di inalazione. Tali affezioni scompaiono quando si smette di fumare Marijuana.
Il fumo di Marijuana, se confrontato con il fumo di tabacco, contiene una miriade di sostanze cancerogene. Il cancro delle vie respiratorie superiori (cavità orale, faringe, laringe) si manifesta già in consumatori tra i 20 ed i 40 anni. Nei fumatori di tabacco, questi tipi di tumore si manifestano 20-30 anni più tardi.
Sistema immunitario
Il sistema di difesa dell'organismo (sistema immunitario) combatte i batteri, i virus e le cellule cancerogene. La Marijuana ne compromette il regolare funzionamento.
Sistema ormonale
Spesso, nelle fumatrici di Marijuana il ciclo mestruale è disturbato. Negli uomini può verificarsi una riduzione della produzione dell'ormone sessuale, il testosterone, nei testicoli. Le conseguenze sono un desiderio sessuale ridotto, l'impotenza o un ritardo nello sviluppo puberale. Le cellule seminali (spermatozoi) vengono danneggiate e in gran numero subiscono malformazioni, cosa che può portare alla temporanea impossibilità a procreare.
Gravidanza e nascita
Come per le fumatrici di tabacco, anche nelle fumatrici di Marijuana, durante la gravidanza, non è raro che subentrino complicazioni. I neonati hanno spesso un peso corporeo inferiore ed anche dopo la nascita si sviluppano più lentamente rispetto ai figli
delle non-fumatrici. Inoltre, il THC si trasmette anche attraverso il latte materno, cosa che mette a rischio la salute dei neonato di una fumatrice di Marijuana anche durante l'allattamento.
Danni psichici
Anche l'ebbrezza passeggera provocata dall'haschisch non è più grave di quella provocata da droghe legali come alcol e nicotina. Tuttavia l'assunzione continua di haschisch durante una grave crisi puberale può compromettere lo sviluppo psichico, comportando apatia, ansietà e svogliatezza.
Dopo un iniziale effetto euforizzante la cannabis produce perdita della memoria e della concentrazione, confusione mentale, difficoltà al pensiero astratto. Alla iniziale intensificazione delle percezioni sensoriali e dell’attenzione alle problematiche interne subentra in alcuni casi una modificazione dello stato emotivo, tristezza, tendenza all’isolamento, momenti di ansia interna fino ad una vera e propria ideazione paranoide. Da segnalare, in alcuni casi, sintomi psicotici che potrebbero essere non prodotti dalla cannabis ma soltanto messi allo scoperto. L’uso cronico della cannabis può avere, infine, un effetto detto "sindrome amotivazionale", la persona diventa "opaca", distratta, lenta nei movimenti, scarsamente motivata.
Il consumo regolare di Marijuana può influenzare negativamente lo sviluppo psichico dei giovani: calano l'interesse e la disponibilità per lo studio e per il lavoro, risultano disturbati i rapporti famigliari, il circolo delle amicizie e le relazioni sentimentali. Inoltre, non di rado si manifestano depressione, stati d'ansia e manie di persecuzione. Tra i fumatori cronici il suicidio si presenta relativamente più spesso.
Solo chi affronta la propria esistenza a mente lucida e svolge i compiti affidatigli potrà ottenere una vita ricca di successo e darle un senso pieno!
Capacità e disponibilità all'apprendimento ridotte
Dal momento che l'attenzione e le risorse intellettive sono disturbate, il giovane non è più in grado di seguire correttamente la lezione a scuola. A farne le spese maggiori è la memoria a breve termine. Le manifestazioni collaterali più ricorrenti sono la trascuratezza e l'indifferenza nello svolgimento dei compiti dati, nonché un calo delle prestazioni più o meno repentino. Spesso, tutto ciò porta a marinare la scuola e ad interrompere prematuramente gli studi scolastici e professionali.
Estraniamento dalla famiglia e dal giro di amicizie
Quanto maggiore è il consumo di Hashish da parte di un giovane, tanto più indifferente diverrà nei confronti dei rapporti sociali e delle amicizie positive avute fino a quel momento. Spesso si estranierà anche all'interno della famiglia e le liti con i genitori diventeranno sempre più frequenti.
Abbandono delle attività ricreative
Troppo spesso il giovane perde qualsiasi interesse per le attività che svolgeva prima, come lo sport. Al posto di spontaneità, creatività ed impegno subentra una crescente passività ed un generale stato di abbandono.
Sindrome amotivazionale
Il fumatore di Hashish diventa progressivamente sempre più spento e passivo, si intorpidisce, gli manca la carica. Le sfide quotidiane come alzarsi, apprendere e lavorare vengono recepite come troppo faticose e prive di senso. Si diffondono sensazioni di vuoto, apatia, accidia e mancanza di interesse. Questo cambiamento psichico viene anche definito Sindrome Amotivazionale.
Il consumo regolare di Marijuana può dare luogo a psicosi
Non di rado subentrano gravi malattie psichiche come le psicosi, schizofreniche. Tali malattie richiedono spesso il ricovero ospedaliero e non di rado compromettono l'intera vita dell'interessato. Non è possibile prevedere in quali persone e in quale momento può manifestarsi una simile ripercussione dei consumo di Marijuana.
Per la Marijuana vale quanto detto per tutte le altre droghe: nuoce alla salute fisica e psichica dell'uomo. Partendo dalla nostra lunga esperienza nel campo delle droghe sconsigliamo l'uso di tale sostanza anche se verrà, come è stato chiaramente indicato dal Consiglio Federale, depenalizzato il suo consumo!
Uso farmacologico
Oggi si conoscono i principali meccanismi farmacologici che modulano l’azione della cannabis sull’organismo; infatti sono stati identificati i recettori cui si legano i tetraidrocannabinoli cioè i principi attivi contenuti nella canapa indiana. L’uso cronico di queste sostanze può portare a ridotta sensibilità dei recettori con squilibri nelle relazioni neurotrasmettitoriali: la sostanza naturale deputata a legarsi a questi recettori, una amide recentemente identificata, risulterà meno efficace e questo potrebbe spiegare la riduzione delle motivazioni e la perdita delle capacità di ottenere gratificazione dal vissuto quotidiano.
Già da alcuni anni, ricerche farmacologiche hanno indicato che il THC può essere utile nel trattamento del glaucoma per la sua proprietà di ridurre la pressione del fondo oculare.
Sono stati condotti studi sulla possibilità di produrre un derivato sintetico del THC per la cura dell’asma bronchiale, anche se ulteriori ricerche hanno dimostrato che il tetraidrocannabinolo, pur dilatando le vie respiratorie, causano un’irritazione dei polmoni che mette in ombra ogni effetto benefico.
La ricerca, infine, ha portato alla realizzazione ed uso di un prodotto che contiene THC per il controllo della nausea e del vomito provocati dalla chemioterapia per i tumori.
Il THC agisce negativamente su abilità di guida, memoria e apprendimento, sistema ormonale e psiche.