Cocaina e derivati
Produzione e caratteristiche
Cocaina
Si presenta come una polvere bianca o biancastra, fine, con odore caratteristico. Nella preparazione per lo spaccio, la cocaina viene addizionata con sostanze diverse: anestetici locali,carboidrati e zuccheri (lattosio, glucosio, mannitolo), anch’esse polveri fini, bianche e asciutte che non ne mutano l’aspetto.
Crack
E’ cocaina base libera più bicarbonato di sodio, è di aspetto simile a pezzetti di stucco o a scaglie di sapone ed è riconoscibile dalla cocaina in quanto la sua soluzione acquosa dà una reazione alcalina al tornasole o ad altri indicatori del PH.
Freebase
Il freebase viene preparato partendo dalla cocaina aggiungendo dell'ammoniaca. Si tratta di una versione "europea" del crack. Il freebase viene fumato e possiede degli effetti devastanti sull'organismo (è facile fare una overdose e morire d'arresto cardiaco), agisce rapidamente.
Se il crack è molto pericoloso, il freebase lo è ancora di più, la sua preparazione può già rivelarsi mortale (possibilità di combustioni spontanee).
Durante la preparazione viene anche usato etere etilico che è estremamente infiammabile, in presenza d'aria può formare dei perossidi che esplodono spontaneamente. La preparazione può quindi avverarsi già mortale, o provocare delle gravi ustioni. I suoi effetti e i suoi rischi di preparazione ne fanno una droga relativamente poco utilizzata e generalmente le viene preferito il crack (cocaina + bicarbonato di sodio), forse altrettanto distruttivo ma sicuramente meno rischioso a livello di preparazione.
Pasta di coca
Si presenta come una polvere biancastra o color crema, umida, non troppo fine, spesso contenente aggregati. Se questi ultimi non sono cristallini si rompono ad una leggera pressione. La pasta di coca ha un odore caratteristico.
Consumo
La cocaina viene comunemente "sniffata", viene anche fumata quando si trova sottoforma di cristalli chiamati crack.
Terapia
Uscire dalla dipendenza della cocaina è molto difficile e penoso: il soggetto passa attraverso un periodo di grave depressione, durante il quale perde ogni energia, è inappetente, soffre di insonnia e non è raro che sia preda di manie di persecuzione, sentimenti suicidi e vere e proprie psicosi.
Risulta pertanto indispensabile che il processo di disintossicazione venga supportato da terapie di sostegno a carattere psicologico oltre che farmacologico.
Effetti
Chi la consuma cerca energia, potenza e una forte dose di stimolazione sessuale. Ma può trovare anche tremori, ipertensione, tachicardia e temperatura che sale. Può avere difficoltà a mangiare e a dormire. In casi particolari, qualche problema con il cuore. Chi la usa tende poi a sopravvalutare se stesso, le sue capacità e a sottovalutare le conseguenze, magari rischiose, di ciò che fa: un vero pericolo se si guida o si è in situazioni in cui è meglio tenere a bada l'aggressività. Anche perché comportamento e linguaggio possono in un attimo diventare violenti.
Quando l'effetto finisce e c'è il "down", ci si sente stanchi, senza energie, si entra in depressione. E con il tempo e l'aumento delle dosi, in fase di "down" si arriva va a non provare più piacere per nulla. La cocaina porta all'abuso. In poco tempo cresce l'esigenza di prenderne ancora, fino al punto che, se dosi e frequenza aumentano, non si riesce più a farne a meno. Chi esagera si sente stressato, insonne, mangia male e, alla lunga, può avere problemi con le sue prestazioni sessuali: scompare il desiderio e si può arrivare all'impotenza. Il consumatore cronico è spesso irritabile spesso ansioso, irritabile, sospettoso e suscettibile. In casi estremi può arrivare alla paranoia, al delirio e avere allucinazioni che sfociano in psicosi vere e proprie.
Dipendenza
La cocaina da una intensa dipendenza ed è considerata un farmaco che suscita "dedizione" per eccellenza. Solitamente i soggetti che ne interrompono l’uso mostrano, in genere, alterazioni della sfera psichica.
Infatti, la situazione emozionale turbata e la penosa sensazione di inadeguatezza che seguono a distanza di poche ore il primitivo stato di euforia, spingono il soggetto a perseverare nell’uso della sostanza, ovvero a combattere con narcotici gli effetti sgradevoli derivati.
Danni fisici
In campo medico la cocaina è stata usata come anestetico locale della cute e delle mucose (una piccola quantità di campione contenente cocaina messa sulla punta della lingua provoca una particolare ed inconfondibile insensibilità, che comincia dopo meno di un minuto e permane per parecchi minuti). Tuttavia il suo impiego oggi è piuttosto limitato, in quanto può risultare molto tossica e generare tossicomania.
La cocaina fa aumentare la pressione sanguinea e accelera la frequenza cardiaca, in casi estremi si può giungere a gravi aritmie o all’infarto del miocardio.
Gli alcaloidi contenuti nelle foglie di coca, inoltre, agiscono sulle terminazioni nervose interferendo con il metabolismo della Dopamina; questo neurotrasmettitore è coinvolto nella capacità di concentrazione, nella percezione delle gratificazioni e nell’attivazione dell’individuo.
L’uso massiccio e prolungato della coca comporta nel soggetto (cocainomane cronico) l’insorgere delle seguenti caratteristiche: colorito pallido, occhi incavati, tremore alle estremità degli arti e delle labbra, pupille dilatate, stato di dimagrimento, insonnia alternata a sonnolenza, incubi ed allucinazioni, inedia.
Danni psichici
Da sempre considerata fra le sostanze stupefacenti, la cocaina è una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale. Nella fase iniziale la cocaina sembra aumentare le capacità di lavoro, le performance sessuali e la concretezza, rende apparentemente loquaci ed espansivi. Durante l’impiego cronico induce aggressività, malumore, perdita del controllo, disturbi psichici.
Gli effetti desiderati si raggiungono solo aumentando le dosi, mentre, d’altro canto, a dosi più ridotte si verificano già gli effetti negativi. Tali modificazioni della risposta del sistema nervoso centrale alla cocaina viene definita tolleranza inversa: si và sempre riducendo il margine di maneggevolezza che il consumatore credeva di poter gestire; insieme con gli effetti attesi compaiono in modo preponderante i disturbi della sfera psichica.
Uso farmacologico
In campo medico la cocaina è stata usata come anestetico locale della cute e delle mucose (una piccola quantità di campione contenente cocaina messa sulla punta della lingua provoca una particolare ed inconfondibile insensibilità, che comincia dopo meno di un minuto e permane per parecchi minuti). Tuttavia il suo impiego oggi è piuttosto limitato, in quanto può risultare molto tossica e generare tossicomania...