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Campagne
16.05.2022

Acqua potabile 2021

L’acqua potabile può essere considerata la principale derrata alimentare in quanto, oltre al suo consumo diretto, viene impiegata anche in innumerevoli preparazioni alimentari. Da qui l’importanza di disporre di un'acqua potabile qualitativamente ineccepibile sotto tutti gli aspetti, microbiologici, chimici e fisici. Anche nel 2021 il Laboratorio cantonale ha eseguito numerose attività ispettive e analitiche volte a sorvegliare la qualità dell’acqua e l’implementazione del controllo autonomo da parte delle aziende d’acqua potabile del nostro Cantone.

Durante il 2021 si sono avuti 7 casi di non potabilità che hanno coinvolto 7 aziende e 21 comprensori. Tre casi sono stati originati da infiltrazioni di acque contaminate nelle captazioni, due a causa di danni alle strutture che hanno esposto l’acqua captata alle influenze esterne, una panne al sistema di trattamento e un caso di infiltrazioni nella rete di distribuzione. Nel 2021 la maggior parte delle non potabilità sono state originate da infiltrazioni nelle strutture e da danni causati da forti temporali e conseguenti colate detritiche e aumenti di portata dei riali adiacenti le captazioni.

L’ispettorato acqua potabile ha effettuato un totale di 71 ispezioni di acquedotti comunali, di cui 29 ispezioni complete e 42 ispezioni parziali. In totale sono state emesse 19 notifiche di contestazione, di cui il 16% a seguito di interventi ispettivi e il 84% a seguito di analisi.

Come ogni anno è stata monitorata la qualità microbiologica e la torbidità dell’acqua servita alle utenze. In totale, sono stati effettuati 608 campioni, di cui 20 risultati non conformi a causa del superamento del valore massimo dei batteri fecali E. coli e/o Enterococchi. Uno di questi campioni ha portato alla dichiarazione di non potabilità a causa dell’alto contenuto di batteri. Per quanto riguarda la torbidità, 13 campioni (2.1%), sono risultati non conformi per il superamento del valore di riferimento. In due casi in cui la torbidità era non conforme si è anche riscontrata una non conformità microbiologica.

Il tenore di arsenico è stato misurato nell’acqua in rete proveniente da 29 comprensori, dove vi è una presenza naturale di arsenico. I prelievi sono stati effettuati in giugno e ottobre. Un unico campione ha mostrato un tenore di arsenico leggermente superiore al valore massimo di 10 µg/l fissato dalla OPPD (10.76 µg/l). Un secondo campione è risultato inoltre molto vicino al valore massimo (9.46 µg/l). In entrambi i casi l’incertezza associata alla misurazione non ha tuttavia permesso un giudizio univoco della conformità.

Come ogni anno è stato infine eseguito il monitoraggio dell’acqua di falda per identificare precocemente variazioni della qualità. Per questo sono stati prelevati in totale 72 campioni, corrispondenti a tutte le falde dalle quali si emunge acqua potabile e alle 4 captazioni a lago (Ceresio). Per quanto riguarda i parametri d’interesse generale, segnatamente la caratterizzazione della mineralizzazione dell’acqua, la qualità microbiologica e il contenuto di residui inorganici, le analisi non hanno evidenziato particolare problemi e i risultati sono in linea con gli scorsi anni. Metalli e metalloidi di particolare valenza tossicologica come arsenico, cadmio, mercurio, piombo e uranio sono risultati assenti o rilevabili a livello di sottofondo. Nelle principali falde ticinesi i composti organici volatili (COV) sono fortunatamente rilevabili solo a livello di tracce (salvo alcune eccezioni). Sebbene con valori di molto inferiori ai limiti di legge, 14 campioni su 72, pari al 19% delle captazioni d’acqua sotterranea investigate hanno esibito tracce di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) di cui PFOA (14%), PFOS (10%) e PFHxS (8%). Le analisi hanno evidenziato un solo caso problematico e peraltro già conosciuto dove nell’acqua greggia è stato misurato un tenore di PFOS superiore al valore massimo dell’OPPD di 0.3 µg/l. Anche nel 2021 i metaboliti R471811 e R417888 del clorotalonil si confermano tra le sostanze maggiormente presenti nell’acqua di falda (nel 42%, rispettivamente 13% dei casi). Per 5 captazioni, il metabolita R471811 ha superato i 0.1 µg/l. In seguito alla recente introduzione del valore limite nell’OPPD, lo ione perclorato è stato monitorato capillarmente nelle acque sotterranee ticinesi, risultando praticamente assente o comunque sotto il limite di rilevabilità analitico. Per quanto riguarda le microcistine, soltanto [d-Asp3, (E)-Dhb7]-RR prodotta dal cianobatterio Planktothrx rubescens è stata osservata nell’acqua greggia delle quattro captazioni investigate.

Grazie ad una continua evoluzione delle tecniche analitiche, le sostanze che possono essere ricercate nelle nostre acque sono in continuo aumento. Quest’aspetto, legato all’evoluzione delle conoscenze tossicologiche, rende i requisiti per l’acqua potabile sempre più alti. In questo modo, la qualità delle nostre acque è in continuo aumento, ma nel contempo rappresenta una grossa sfida per le aziende di approvvigionamento idrico che devono adattare i propri trattamenti di conseguenza.

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