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Domande frequenti RUEn

Per ulteriori approfondimenti sono inoltre disponibili le schede di aiuto all’esecuzione, che spiegano ed aiutano a compilare correttamente i formulari dell’incarto energia.

In via di principio tutti i criteri descritti nel RUEn sono da rispettare. Qualora ci fossero dei vincoli esterni che rendono difficile l'applicazione del RUEn, prima dell’inoltro della procedura edilizia in Municipio è consigliato discutere il progetto con tutti gli enti preposti per il rilascio delle eventuali deroghe.

Sì, esiste la possibilità di richiedere deroghe (vedi deroghe generali art. 6 e deroghe specifiche ai singoli articoli del RUEn).
Le deroghe sono trattate caso per caso, su richiesta scritta all'UACER. È opportuno contattare l'UACER già in fase progettuale prima dell'inoltro della procedura edilizia in Municipio. In ogni caso la richiesta di deroga deve essere allegata all'incarto della domanda di costruzione, debitamente correlata da tutte le giustificazioni del caso.

Conformemente alla norma SIA 279:2018 sui materiali isolanti termici, le caratteristiche termiche degli isolanti applicati in Svizzera devono essere validate dalla commissione SIA 279.
I valori di conducibilità termica per materiali isolanti non testati sono contenuti nella citata norma sotto forma di valori generici.
I valori di conducibilità termica per i materiali testati sono indicati nella tabella “SIA 279 – Registro delle caratteristiche dei materiali da costruzione (Baustoffkennwerte)”.
Per accettare materiali isolanti termici particolarmente performanti si chiede che questi vengano testati da un ente accreditato e validati dal comitato di controllo incaricato dalla commissione SIA 279. In caso contrario verranno applicati i valori generici contenuti nella SIA 279.

In ottemperanza all'art. 9 del RUEn fa stato la raccomandazione EN-132 che tratta le esigenze da rispettare in materia di coperture pressostatiche riscaldate. Di regola dev'essere utilizzata una membrana a doppia guaina (2x2) con un valore U di 1.1 W/m2K. Le tensostrutture sono trattate alla pari delle coperture pressostatiche.

In ottemperanza all'art. 11 del RUEn si concede una deroga al rispetto delle esigenze in materia di protezione termica invernale ed estiva (artt. 7 e 10 del RUEn) per costruzioni provvisorie soggette a demolizione o smantellamento entro tre anni dalla loro realizzazione.
Altre esigenze dettate dal RUEn devono comunque essere rispettate, quali ad esempio il divieto di utilizzo di riscaldamenti a resistenza elettrica (art. 23 del RUEn).
Per l'impiego di container o box mobili temporanei si raccomanda di consultare la scheda informativa “Box trasportabili” edita da SvizzeraEnergia.

Interventi di trasformazione che contemplano il rifacimento delle strutture interne, mantenendo solo le facciate e/o i muri portanti di un edificio. Anche gli ampliamenti devono rispettare le medesime esigenze accresciute.

Un edificio deve sottostare agli artt. 12 e 15, se per la sua costruzione o risanamento energetico è stato previsto o versato un sussidio pari ad almeno il 50% dell’investimento totale da parte di un ente pubblico o parastatale (art. 4, cpv. 2, lett. j del RUEn).

Per i casi di beni in comproprietà mista (pubblico e privato) è sufficiente una partecipazione pubblica pari ad almeno il 50% per fare scattare il carattere di edificio pubblico e l'obbligo del rispetto degli artt. 12 e 15.

Sia per gli edifici esistenti che per gli edifici nuovi non esiste un limite di potenza specifica, ma deve essere rispettato lo stato della tecnica conformemente alla norma SIA 382/1:2014, in particolare per quanto attiene all'efficienza energetica dell'impianto (valori EER/ESEER).
Per i nuovi edifici (costruzioni realizzate secondo i criteri del RUEn del 15 marzo 2023) i consumi elettrici per la climatizzazione devono inoltre essere conteggiati nell'indice per il fabbisogno termico ponderato tramite il formulario EN-101b.

Il consumo elettrico deve essere conteggiato nel calcolo per il fabbisogno annuo ponderato di energia EHWLK e deve essere presentato il formulario EN-101b dell'incarto energia (art. 13 e allegati 2 e 3 del RUEn).
Per sistemi con pompa di calore reversibile con emissione tramite serpentine a pavimento, è possibile semplificare la verifica inserendo un consumo standard per il raffreddamento di 1 kWh per m2 di superficie di riferimento energetico (analogamente alla certificazione Minergie).
 

No, non è possibile. Ogni nuovo edificio abitativo deve rientrare nel valore limite di 35 kWh/m2 di fabbisogno annuo ponderato di energia per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e la climatizzazione EHWLK. Per la verifica di questo limite sono possibili 3 procedure: le combinazioni di soluzioni standard (EN-101a), la verifica tramite calcolo (EN101b) e la verifica energetica per edifici semplici ENteb (EN101c).
Le combinazioni di soluzioni standard sono studiate per rientrare nel limite di 35 kWh/m2 senza verifiche tramite calcolo, proponendo delle combinazioni di involucro ed impiantistica. Aggiungere una climatizzazione vorrebbe dire aumentare i consumi della nuova abitazione e superare il valore limite EHWLK.
Di conseguenza per qualsiasi nuovo edificio climatizzato devo svolgere la verifica del fabbisogno annuo ponderato EHWLK tramite il formulario EN-101b.
 

Nuove costruzioni
Negli edifici di nuova costruzione non è vietata la posa di caldaie a combustibile fossile. Si devono in ogni caso rispettare le esigenze accresciute a favore dell'uso di energia rinnovabile e compilare uno dei formulari EN-101 dell'incarto energia (art. 13 del RUEn).
Per edifici pubblici, parastatali o sussidiati di nuova costruzione l'installazione di impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria a combustibile fossile non è ammessa (art. 15 del RUEn).
Costruzioni esistenti
Per edifici abitativi (cat. I e II della norma SIA 380/1:2016) la sostituzione di un generatore di calore a combustibile fossile con uno nuovo sempre a combustibile fossile (inclusa anche la sola sostituzione di componenti rilevanti dello stesso, p. es bruciatore) è ammessa se si garantisce che almeno il 10% del fabbisogno di energia termica sia coperto da energie rinnovabili. Diverse soluzioni permettono di adempiere a questo requisito (art. 29 del RUEn).
Per tutte le altre categorie di edificio ciò è possibile, a patto che la nuova caldaia sia a condensazione (art. 17 del RUEn).
Per edifici pubblici, parastatali o sussidiati è possibile la sostituzione ma deve essere rispettata l'esigenza di quota minima di sfruttamento di energia rinnovabile (art. 15 del RUEn).
 

Dipende dal tipo di impianto e di edificio. L'obbligo vale per gli impianti centralizzati primari a resistenza elettrica per la produzione di energia termica per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria (art. 10e Len). Tali impianti sono da sostituire entro il 31 dicembre 2038 con impianti di riscaldamento e produzione di ACS conformi alle normative vigenti al momento della sostituzione. Gli impianti decentralizzati (singoli radiatori elettrici ad accumulazione, infrarosso, ecc. o singoli boiler elettrici per locale) non sottostanno all'obbligo di risanamento.
Per gli edifici abitativi (cat. I e II della norma SIA 380/1:2016) l'obbligo vale sia per i riscaldamenti elettrici diretti centralizzati con sistema idraulico di distribuzione del calore che per i bollitori elettrici diretti centralizzati per la produzione di acqua calda sanitaria.
Per gli edifici non abitativi (cat. da III a XII della norma SIA 380/1:2016) l'obbligo vale solo per i riscaldamenti elettrici centralizzati con sistema idraulico di distribuzione del calore. I boiler elettrici diretti in edifici non abitativi sono ammessi.

In accordo all'art. 23 del RUEn, la posa di nuovi sistemi di riscaldamento fissi a resistenza elettrica per riscaldare gli edifici non è ammessa.
Negli edifici esistenti è possibile sostituire puntualmente i riscaldamenti elettrici decentralizzati come stufe elettriche ad accumulazione o pannelli radianti ad infrarosso (privi di distribuzione del calore tramite un circuito idraulico), senza aumento della potenza. È altresì permessa la posa di radiatori porta-salviette elettrici nei bagni muniti di temporizzatore, solo se l'impianto di riscaldamento principale ha una potenza termica sufficiente per coprire la potenza necessaria al riscaldamento dell'edificio in accordo alla norma SIA 384.201 (per approfondimenti vedi scheda di aiuto all’applicazione EN-103).

Possono essere rilasciate deroghe solo se in presenza di validi motivi, valutando caso per caso, a seguito dell'esame di una documentazione esaustiva. Rendiamo attenti che l'adozione di pannelli fotovoltaici non è un motivo valido per richiedere una deroga.

Nell'applicazione delle soluzioni standard (SS) sono tenuti in considerazione gli interventi già eseguiti e che rispettano le specifiche esigenze della soluzione scelta (art. 29 e allegato 7 del RUEn). Per la verifica del rispetto devono essere forniti tutti i giustificativi del caso (per es. fatture, foto, piani, ecc.).

L'articolo si indirizza principalmente al bruciatore della caldaia. Altre parti rilevanti saranno valutate al singolo caso.

Vedi aiuti all'esecuzione EN-120, cap. 2 “Realizzazioni puntuali in tempo utile”: Misure individuali possono essere realizzate al più tardi entro l'inizio del periodo di riscaldamento successivo. Gli interventi già eseguiti devono essere documentati e comprovati (CECE, bollettini di consegna, fatture).

I giustificativi energetici devono essere sempre presentati insieme alla procedura edilizia (art. 9 del RLE e art. 34 del RUEn).
Di regola viene concesso un differimento alla presentazione dei giustificativi energetici EN-111 "Illuminazione" e EN-112 “Verifica locali frigoriferi” a prima dall'inizio dei lavori.

Per superficie determinante si intende la proiezione sul piano orizzontale dell'ingombro dell'edificio. La superficie determinante è parificata alla superficie edificata ai sensi dell'art. 38, cpv. 3 delle Legge edilizia cantonale.

Per i nuovi edifici deve essere consegnato il CECE per nuovi edifici (classe AB) e la verifica delle esigenze globali secondo la norma SIA 380/1:2016 (art. 7 RUEn), oltre ai necessari formulari dell'incarto energia.
Per gli edifici esistenti deve essere consegnato il CECE Plus (classe BB) e la verifica delle esigenze globali secondo la norma SIA 380/1:2016 (art. 7 RUEn), oltre ai necessari formulari dell'incarto energia.
Per edifici esistenti con ampliamento deve essere consegnato il CECE Plus e la verifica delle esigenze globali secondo la norma SIA 380/1:2016 (art. 7 RUEn), oltre ai necessari formulari dell'incarto energia.
In tutti i casi non è possibile eseguire la verifica secondo le esigenze puntuali.