Prodotti fitosanitari e erbicidi
Si definiscono prodotti fitosanitari (PF) tutti i prodotti utilizzati per la protezione delle colture da organismi nocivi per le piante. In base allo scopo di utilizzazione, si distingue principalmente tra erbicidi per la lotta alla concorrenza da parte delle malerbe, insetticidi per la lotta a parassiti e fungicidi per la lotta a malattie.
Prima di essere immessi sul mercato e utilizzati, i prodotti fitosanitari devono essere omologati. Nell'ambito della procedura di omologazione, vengono esaminati sotto il profilo della loro efficacia e dei loro effetti collaterali. Il Servizio di omologazione per i prodotti fitosanitari è l’USAV:
I PF omologati sono elencati in un «Elenco dei prodotti fitosanitari». Questo comprende indicazioni sull'utilizzo previsto, sulle limitazioni all'uso, sui dosaggi, sui pericoli e sulle condizioni d'uso ed è disponibile al seguente portale.
Divieti
Zone di protezione delle acque sotterranee
Prodotti fitosanitari
Autorizzazioni per l'utilizzo di prodotti fitosanitari
Erbicidi
Il trattamento di sentieri, spiazzi e cigli delle strade con sostanze chimiche ausiliarie è oggi vietato soprattutto per ragioni legate alla protezione delle acque: sotto ogni tombino si nasconde un corso d'acqua.
Anche in questo ambito, come nell’agricoltura biologica, un approccio globale al problema consente di rinunciare all’impiego di prodotti chimici contro le malerbe.
Un ruolo importante per la crescita della vegetazione sulle e lungo le strade riveste, oltre che la realizzazione della superficie di circolazione, anche la sistemazione e la cura degli spazi verdi.
Le rifiniture accurate dei bordi stradali, ad esempio, impediscono la penetrazione della vegetazione e una striscia di ghiaia limitrofa di 30 cm rende più difficile la colonizzazione.
Va evitato qualsiasi apporto di humus sulle banchine stradali e ai bordi dei sentieri, affinché il suolo rimanga povero di sostanze nutrienti e possa quindi essere limitata la crescita delle piante.
Inoltre, si dovrebbero utilizzare specie di piante indigene affinché si possano costituire superfici di compensazione ecologica al fine di favorire un paesaggio diversificato.
Siepi possono alternarsi con prati magri, rocce, muri e selciati.