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Acque superficiali

Le acque superficiali comprendono le acque correnti (fiumi, riali) e stagnanti (laghi, stagni, paludi, …).

Quando si parla di acque superficiali si intendono non solo l’acqua ma anche l’alveo, con fondali e scarpate, compresi i loro insediamenti animali e vegetali.

Il termine "ecomorfologia" designa la struttura dei corsi d’acqua considerati come ecosistemi o spazi vitali.

Esso comprende tutta una serie di parametri quali la natura del fondo, le rive e gli spazi circostanti, nonché la connettività dei corsi d’acque e l'impatto dell'intervento umano.

L’ecomorfologia dei corsi d’acqua è un fattore chiave per molte proprietà e per i processi riguardanti tali ecosistemi.

L'eutrofizzazione è l'arricchimento eccessivo in nutrienti di laghi, di stagni e, in genere, di corpi idrici a debole ricambio che provoca cambiamenti tipici quali l’incremento della produzione di alghe e piante acquatiche, l’impoverimento delle risorse ittiche, la generale degradazione della qualità dell’acqua ed altri effetti che ne riducono e precludono l’uso.

La limnologia è lo studio delle acque di laghi profondi, piccoli laghi, stagni e pozze, del loro ambiente biologico e della sedimentazione.

Portata, determinata su un periodo di dieci anni, che è raggiunta o superata in media durante 347 giorni all’anno e non è sensibilmente influenzata né da sbarramenti, né da prelievi, né da apporti d’acqua.