Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Piani generali di smaltimento (PGS)

La pianificazione dello smaltimento delle acque è fatta attraverso i PGS e ha lo scopo di garantire una corretta evacuazione delle acque di scarico provenienti dalle zone abitate.

Secondo l'art. 5 cpv.2 dell'OPAc, il PGS definisce almeno:

  1. le zone nelle quali devono essere costruite canalizzazioni pubbliche;
  2. le zone nelle quali l'acqua piovana che scorre da superfici edificate o rinforzate deve essere eliminata separatamente dalle altre acque di scarico;
  3. le zone nelle quali le acque di scarico non inquinate devono essere lasciate infiltrare;
  4. le zone nelle quali le acque di scarico non inquinate devono essere immesse in acque superficiali;
  5. le misure da adottare affinché le acque di scarico non inquinate con afflusso permanente non pervengano in una stazione centrale di depurazione;
  6. dove, con quale sistema di trattamento e con quale capacità devono essere costruite stazioni centrali di depurazione delle acque di scarico;
  7. le zone nelle quali devono essere impiegati sistemi diversi dalle stazioni centrali di depurazione delle acque e il modo in cui, in queste zone, devono essere eliminate le acque di scarico.

Il PGS è accessibile al pubblico e deve essere adattato allo sviluppo delle zone abitate e qualora venga allestito o modificato un PRS.

Essendo il PGS uno strumento di gestione dello smaltimento delle acque dai fondi, di programmazione, verifica e finanziamento degli interventi, in relazione alla pianificazione del territorio, deve essere periodicamente aggiornato.

I contenuti dei PGS in vigore e di buona parte di quelli in allestimento sono sviluppati sulla base della Direttiva VSA per l’allestimento e l’onorario (VSA 1989) e il successivo manuale di spiegazioni (VSA 1992-1999).

Tutte le prestazioni da svolgere nell’ambito del PGS devono essere contemplate dal capitolato d’oneri (CO), che deve essere allestito dal progettista in collaborazione con il committente e l’UPAAI.

Prima dell’attribuzione dei mandati, il committente è tenuto a sottoporre per preavviso il CO all’UPAAI.

Al termine di ogni fase, se necessario, il CO deve essere aggiornato.

I PGS di norma sono strutturati in 3 fasi:

  1. basi di progettazione;
  2. studio preliminare (concetto di smaltimento);
  3. progetto di massima.

Ad ogni fase si deve prevedere un contatto tra UPAAI, progettista committente.

L’UPAAI si esprime, tramite preavviso, sui seguenti documenti:

  • capitolato d’oneri;
  • basi di progettazione;
  • studio preliminare;
  • progetto di massima (bozza).

Il progettista è tenuto a coinvolgere i seguenti uffici cantonali:

Nell’ambito dell’approvazione del PGS da parte della SPAAS vengono richiesti i preavvisi dell’Ufficio dei corsi d’acqua, della Ufficio della pianificazione locale e dell’Ufficio natura e paesaggio e , secondo le necessità, ad altri servizi quali la Sezione enti locali, Area Progettazione (strade cantonali), Sezione forestale, ...

Con le basi di progettazione vengono raccolte ed elaborate tutte le informazioni pertinenti e necessarie alla progettazione vera e propria.

Le stesse sono sviluppate in rapporti di situazione che riguardano almeno:

  • basi generali di progettazione;
  • rapporto corsi d’acqua;
  • rapporto acque chiare;
  • rapporto sullo stato delle canalizzazioni;
  • rapporto sull’infiltrazione;
  • rapporto sul bacino imbrifero;
  • quantitativi acque residue.

Nel caso in cui il Comune non ne sia provvisto, prima o parallelamente alla stesura delle basi di progettazione vengono allestiti anche i catasti delle canalizzazioni pubbliche e private.

Con lo studio preliminare viene definito il nuovo concetto di smaltimento, eventualmente dopo l’esame di varianti o quesiti specifici.

Il progetto di massima deve quindi fornire le necessarie informazioni di ordine tecnico, amministrativo e finanziario, per la corretta gestione dello smaltimento delle acque di scarico.

I principali contenuti del progetto di massima sono:

  • relazione tecnica;
  • planimetria generale PGS;
  • planimetria smaltimento acque meteoriche e relative istruzioni;
  • piano riparazioni;
  • calcolo idraulico;
  • documentazione manutenzione (piano, istruzioni, costi annuali);
  • preventivo di spesa;
  • piano d'attuazione e piano finanziario.

In visione prospettica, la pianificazione dello smaltimento delle acque sarà verosimilmente caratterizzata da un approccio regionale e riguarderà il bacino afferente ad un impianto centrale di depurazione.

In questa ottica la VSA ha pubblicato nel 2010 dei documenti di riferimento per i nuovi capitolati d’oneri dei PGS.

Questi documenti forniscono un nuovo approccio, in particolare:

  • introducono la figura della direzione generale di progetto;
  • prevedono l’allestimento del PGS a moduli (per tematiche);
  • gestione uniformata dei dati basata sulla struttura dei dati definita nella direttiva VSA-DSS;
  • esame dei corsi d’acqua a livello di bacino versante, integrando un’analisi ecobiologica delle acque.
    A tal riguardo si richiamo le pubblicazioni dell’UFAM sul Concetto basato su moduli e livelli (Modul-Stufen-Konzept).
  • Integrazione nel PGS delle azioni per il controllo degli effetti delle misure messe in atto.

Questo approccio viene richiesto nell'allestimento dei PGS consortili.