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Rifiuti edili

Per rifiuti edili si intendono:

  • il materiale di scavo e di sgombero non inquinato;
  • i rifiuti che possono essere depositati senza ulteriore trattamento in una discarica per materiali inerti (rifiuti edili minerali e materiali inerti);
  • i rifiuti combustibili come legno, carta, cartone e materie plastiche;
  • gli altri rifiuti quali il vetro, i metalli e i rifiuti speciali;
  • rifiuti contenenti amianto.

I rifiuti edili rappresentano più dell’80% in peso di tutti i rifiuti prodotti dalle attività umane.

La maggior parte dei rifiuti edili è costituita da materiale di scavo non inquinato risultante da scavi di opere dell’edilizia e del genio civile (opere di sotto e sovrastruttura), come pure da scavi di gallerie, caverne e condotte in roccia. 

Il materiale di scavo non inquinato deve essere prioritariamente riciclato.

Qualora ciò non fosse possibile esso viene depositato nelle discariche per materiali inerti oppure esportato in Italia per il ripristino di cave di sabbia e ghiaia.

Nella categoria dei rifiuti edili minerali figurano l’asfalto (fresatura e demolizione di rivestimenti stradali), il materiale di demolizione stradale, il calcestruzzo e il materiale di demolizione misto.

Anche queste categorie devono essere in primo luogo riciclate in impianti idonei oppure depositate in discariche per materiali inerti.

I rifiuti combustibili come legno, carta, cartone e materie plastiche devono essere separati per categoria e destinati al riciclaggio o alla valorizzazione termica presso l’ICTR.

In generale il riciclaggio e lo smaltimento di questi rifiuti avviene per il tramite di imprese di smaltimento specializzate autorizzate ai sensi dell'OTRif/ROTRif.

Gli altri rifiuti quali il vetro, i metalli e i rifiuti speciali devono essere separati per categoria e riciclati o smaltiti attraverso imprese di smaltimento specializzate.