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Mobilità

La mobilità costituisce uno dei fenomeni più rilevanti del secondo dopoguerra.

Gli spostamenti quotidiani per motivi professionali, per raggiungere il luogo di formazione, per gli acquisti e per lo svago si sono moltiplicati.

Le ragioni all'origine di questa evoluzione e le modalità attraverso le quali essa si esprime sono molteplici.

La mobilità di merci e persone è al contempo causa ed effetto dell'evoluzione della struttura socio-economica, dell'organizzazione territoriale, dello sviluppo delle vie di comunicazione e dei comportamenti sociali e culturali del Paese.

Le vie di comunicazione hanno indubbiamente una incidenza sulle modalità d'uso del territorio.

I loro effetti possono essere più o meno ampi secondo il contesto in cui si situano.

Nel tempo le vie di comunicazione si sono sempre più configurate come vere e proprie reti.

Anche lo sviluppo dell'organizzazione territoriale del Ticino è riconducibile al progressivo accostarsi e sovrapporsi di diversi sistemi di infrastrutture di comunicazione.

Col tempo, alla tradizionale valenza positiva e propulsiva della mobilità si sono associati sviluppi indesiderati, le cosiddette esternalità (o costi esterni come i carichi ambientali, i consumi energetici, gli impatti paesaggistici), rese ancor più evidenti dall'esiguità dello spazio di fondovalle, limitato e conteso tra più funzioni.

Il governo del territorio e l'uso efficace delle sue risorse passa dunque anche attraverso l'organizzazione e la gestione della mobilità.