Centro di dialettologia e di etnografia

7 simbolico. Questo spiega anche l’immediato imporsi dell’abitudine delle nostre bande a condecorare anche le manifestazioni religio- se, superando le soggiacenti tensioni politi- che. A volte, in assenza della banda, era ap- punto la bandella ad assumere tale compito, come documenta il caso de La Tremonese chiamata ad accompagnare le processioni e i riti per la Pasqua, per Sant’Agata, per la Ma- donna del 15 agosto, rivelando l’estensione della sua portata a simbolo della comunità dei cittadini, fattore di partecipazione alla vita pubblica e di unione, al di là della fun- zione ricreativa comunque già di per sé si- gnificativa come specchio della dimensione collettiva del vivere. In questo senso risulta significativa la volontà testamentaria di Ro- berto Leydi, la figura di maggior rilievo che si è occupata della musica popolare dalle nostre parti, di richiedere espressamente l’e- secuzione del valzer Miserere da parte della bandella di Tremona alla propria cerimonia funebre. Carlo Piccardi

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