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240 DESFESCiå DESF‚SELÓO 2. in forma pronominale intransitiva 2.1. Liberarsi, disfarsi: desfesciass di débet , pagare i debiti (Caviano), la s’è disfescèda dlu marí , si è liberata del marito (Cavergno), disfe- sciass i man d’un lavór , liberarsi le mani da un lavoro (Grancia), tóca a tí a desfesciaten , tocca a te occupartene (Brione verz.). – A Lumino, de- sfesciass , liberarsi, defecare [2]. 2.2. Andarsene, togliere il disturbo: i s’éva met® a fá na féra dal diavol e i sa desfesciava p® , si erano messi a fare un baccano del diavolo e non se ne andavano più (Morcote [3]), disfésciat vía di pée! , togliti dai piedi! (Capolago). 2.3. Spicciarsi, sbrigarsi: basta ch’i s disféscia , basta che si sbrighino (Bedigliora [4]), dasfésciat! , sbrigati! (Olivone). 2.4. Arrangiarsi, cavarsela: desfesciass con onór , cavarsela onorevolmente (Cimo). Deriv. parasintetico di ≠ féscia ‘feccia‘ con il pref. des - di valore privativo. Fuori della Svit., il termine è attestato nei dial. lomb., soprattutto occidentali [5]. – Disfesciare nel senso di ‘mandare al diavolo, libe- rarsi di’ è pure entrato nell’it. giovanile ticinese [6]. B i b l .: C HERUB . 2.24. [1] B ERETTA , Nügra 108. [2] P RONziNi 46. [3] T ET - TAMANTi , Sghiribizz 103. [4] A LBERTi , Paul e Ghita 28. [5] Cfr. Mat. vSi, O GLiNO 62, M ARAGLiANO , Diz. 196, G ALLi 69, D’i LARiO 99, B ERETTA -C OMOLETTi 56, C AMi - NADA 167, B iELLA 364, B ELLATi 475, C ARMiNATi -v iAG - Gi 58, S AMARANi 74, B ONAzzi 3 269, DEEG 510. [6] P E - TRALLi , it.reg. 216. Gianettoni Grassi desfesciaa ≠ féscia desficá ≠ ficá DESFiCiÓO (de } fi :J ) agg. Pallido (Gerra verz.). il term. può forse essere avvicinato a conficióo ‘molto magro, malconcio’ (cfr. ≠ conficiá ‘conciare’) at- testato nella stessa località verz., ipotizzando una so- stituzione del pref. des - alla sillaba iniziale; il venez. desfìto «voce ant. che vale come desfato » nel senso di ‘afflitto’ [1] suggerisce però la possibilità alternativa di scorgervi una formazione con des- già originariam. unito a un deriv. semidotto di F ª CERE ‘fare’. – La forma femm. disficada ‘pallidissima’, riportata da un’altra fonte per la medesima località, è verosimilm. da rite- nere frutto di una trascrizione errata [2]. B i b l .: [1] B OERiO 2 229. [2] L URATi -P iNANA 221. Gianettoni Grassi DESFiGiNÙU (de } fi “ in ä? ) agg. Sfigurato (Co- mologno [1]). Con il volto alterato per la stanchezza o la paura: l’è desfiginòu, l’è pi® in efige de cristiágn , è sfigurato, non ha più sembianze umane. voce isolata e di origine incerta. Sembrerebbe do- versi ricollegare alla famiglia del lat. FiNG æ RE ‘fog- giare, dar forma, modellare’ [2] e, in particolare, ai verbi EFFiGi º RE ‘figurare, rappresentare, ritrarre’ e Fi - GUL º RE ‘foggiare (come fa il vasaio)’, ma entrambe le piste si scontrano con degli ostacoli. Una derivazione dal primo verbo, di cui il LEi ricorda «rari continua- tori dialettali nell’italoromania» [3], richiederebbe la sostituzione, non impossibile, della sillaba iniziale con il pref. privativo des -, ma anche l’inserzione di un morfema derivazionale - in -, più difficilm. giustifica- bile. Connessi con il secondo verbo sono FiGUL Î NUS ‘da o del vasaio’, con la var. sincopata FiGL Î NUS , e l’altrettanto sincopato FiGL Î NA ‘cava d’argilla; bottega del vasaio’ [4] (alla base di alcuni toponimi, fra i quali il tic. Figino [5]): solo qualora fosse esistito un * FiGU - LiN º RE ‘foggiare (del vasaio; nella bottega del vasaio)’, da cui * FiGLiN º RE > * figiná , la forma ons. si ricave- rebbe facilm. mediante l’aggiunta di un pref. des - di valore reversativo. B i b l .: [1] Cultura pop. 188. [2] REW 3313. [3] LEi, vol. E 241. [4] G EORGES , Diz.enc. 1.604. [5] FEW 3.512, L URATi , Luoghi e famiglie 195. Gianettoni Grassi desfigürá ≠ figürá desfirò ≠ sfilá desfopaa ≠ fòpa desfrancòu ≠ francá DESFREGASS (de } fregás) v. Non curarsi, in- fischiarsi (isone, Lumino). ¬ lo stesso del sin. infregass (≠ infregá ) con cam- bio di prefisso. Gianettoni Grassi DESF‚SELÓO (de } fü Ô el J ) agg. e s.m. Scape- strato, giovinastro (Brione verz.). il termine è ricavato da un’attestazione poco chia- ra, che va probabilmente ricondotta ad un sintagma cavall desfüselóo ‘cavallo sfrenato’ e, in senso trasla- to, ‘giovane scapestrato’; la voce in esame potrebbe

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