Centro di dialettologia e di etnografia
181 DENEDAA DENEDAA Per quanto riguarda il tipo Denedaa , considerato da Salvioni «una voce salvata dalla rima» [381] per il suo comparire in modi di dire, proverbi, filastrocche, è ampiamente accettata la proposta di una deriva- zione da Di ¶ ( M ) NAT º LE ( M ) ‘giorno natale’ [382]. Tut- tavia, se per le forme inizianti per Di- questo sviluppo pare pienamente plausibile, qualche dubbio può sor- gere per le numerose varianti con De- e Da -, per le quali si potrebbe essere indotti a supporre la presenza nella prima sillaba degli esiti della preposizione D ¶ ‘di’. Per queste forme è infatti da escludere una deri- vazione diretta da Di ¶ ( M ) (i cui sviluppi dialettali nel- la Svizzera italiana, a parte poche eccezioni legate a regole fonetiche locali, presentano solo esiti con i , sia nella forma primitiva dí ‘giorno’, sia nelle varianti del composto didlavór ‘dì di lavoro, giorno feriale’ [383]) e per esse potrebbe non essere sufficiente ipotizzare una pura evoluzione fonetica dovuta ad assimila- zione o a dissimilazione. Un sostegno a questa ipotesi potrebbe essere dato dalle numerose denominazioni del tipo dí di Natale presenti in area lomb., ven. ed emil. [384], dalle quali può svilupparsi una forma ri- dotta, costituita unicamente dalle due ultime com- ponenti del sintagma, come è effettivamente avvenuto per denominazioni quali da Natál e dala fèsta ‘di- cembre’ e da san Martín ‘novembre’, attestate in al- cune località del SopraC. e del Grig.it. [385]. Ci tro- veremmo in tal caso di fronte a una possibile doppia origine delle varianti di Denedaa , con alcune di esse che hanno conservato gli esiti del latino Di ¶ ( M ), sia di- rettamente, sia con l’intromissione secondaria della preposizione D ¶ , e altre invece che hanno perso per aferesi il loro primo costituente, risultando formate dalla sola locuzione D ¶ NAT º LE ( M ). – L’interpretazione della voce ha suscitato interesse fin dai primordi della lessicografia dialettale lombarda. Nel Varon milanes de la lengua de Milan , edito fra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, la parola è infatti così registrata: « Danedá Giorno di Natale. Pare voce corrottissima, e pure è bella & piena di eruditione. ¬ adonque un composto della voce Greca danáke , sive obolus , sorte di dinaro qual giudicavano li supersti- tiosi antichi si donasse a Caronte nel passar le anime la Stigia Palude; & dal latino Do , das , quasi diciamo Dans obolum , perché ne’ quei giorni si suole dar di mancia. Puossi ancora commodamente dedurre tutto dal latino & far un composto da Denarius , ij & do , das , quasi diciamo Denarium dans per la ragione di sopra accennata» [386]. L’ipotesi di un collegamento a ‘denaro’, assolutamente priva di fondamento, è ri- badita in un trafiletto pubblicato in una rivista di dif- fusione popolare: «vecchia voce caduta ormai in di- suso, per indicare il Natale e che trae la sua origine da una vecchia costumanza di distribuire del danaro in occasione della sacra ricorrenza» [387]. Altrettanto fantasiosa è la spiegazione che del termine dava il cor- rispondente di Pura del vSi: « més da Dinedaa , cioè mese delle feste natalizie che si suonano molto le campane din e dan ». – Per quanto riguarda la sua dif- fusione, questo tipo lessicale è attestato, oltre che nella Svizzera italiana, nella Lombardia alpina, nel Piemonte nordoccidentale, in Liguria, nelle colonie galloitaliche di Guardia Piemontese in Calabria e di San Fratello in Sicilia, con qualche sporadica pre- senza in area veneta [388]. Uno spoglio dei vocabolari dialettali dell’italia sett., pubblicati dall’Ottocento ad oggi, evidenzia fin da quelli più antichi una precoce scomparsa della voce nei centri e nelle città e una sua a volte già precaria esistenza nei contadi e nelle val- late [389]. Emele, in un’interessante analisi a cui si rimanda anche per la cronologia delle forme qui con- siderate [390], ha rilevato che la diffusione di Di ¶ ( M ) NAT º LE ( M ) coincide con l’estensione delle province ec- clesiastiche di Milano e Aquileia, che egli ritiene per- tanto essere l’area di origine del tipo lessicale. il fatto poi che esso manchi nel romancio e compaia nelle co- lonie galloitaliche porta a ipotizzare che si sia formato in un lasso di tempo compreso fra l’843, data in cui il vescovado di Coira si separò da Milano, e grosso modo i secoli xii - xiii , periodo a cui si fanno risalire le mi- grazioni che diedero origine agli insediamenti set- tentrionali nel meridione d’italia [391]. Nel caso del tipo Natál , che oggi ha ormai del tutto sostituito le varianti più arcaiche, l’alta frequenza di forme con - t - non sonorizzata e la scarsa occorrenza in valle di Blenio di quelle con la vocale tonica velare â testimoniano la natura dotta della voce, fortemente in- fluenzata dall’equivalente lessicale italiano. Le fasi di questo cambiamento sono ben delineate per la valle di Blenio da vicari: « més da Natál : ‘mese di Natale’ = ‘dicembre’. il termine originario bleniese per questo mese è dinadá … che significava però anche ‘Natale’ … Già nei decenni scorsi, a dinadá , che continuò a de- signare il mese, si affiancò la forma innovativa Natál per la festa …A Malvaglia, per indicare il mese, l’arcai- co dinadè … fu sostituito da Natál , che tuttavia viene fatto precedere da més da , al fine di evitare l’omonimia con la festa» [392]. Nella stessa valle, a Leontica, se- condo Demaria si distingueva fra més de Dinadá ‘di- cembre’ e dí d Natál ‘Natale’ già a fine Ottocento [393]. Al di fuori dei nostri territori, il significato ‘dicembre’ (par. 2.) non è molto diffuso in area italiana: compare infatti solo nella Sardegna centrosettentrionale e in una fascia che comprende la Campania meridionale, la Calabria settentrionale, la Basilicata e la parte cen- trale della Puglia [394]. il nome proprio (par. 3.), assegnato di regola ai nati il 25 di dicembre, non dev’essere stato particolar- mente in uso nella Svizzera italiana, in quanto le sue attestazioni nei documenti medievali sono scarse [395] e compare raramente nei vari elenchi onoma- stici consultati: fra quelli pubblicati lo si trova solo
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