Centro di dialettologia e di etnografia

311 DICΔMBRO DICΔMBRO brina la ména i chióvr’ara ruvina , la neve dicem- brina conduce le capre alla rovina (Olivone). Di- cembre inaugura anche la lunga stagione impro- duttiva, durante la quale vengono consumate le scorte alimentari e di foraggio: desémbre al ciapa e al da mía , dicembre prende e non dà (Campe- stro [3]), dicembrón e generón i spazzan i scrign e li masón , i lunghi mesi di dicembre e gennaio svuotano le madie e i fienili (Poschiavo [4]), la név desembrina la fa calá ul sacch dala farina , la neve dicembrina fa calare il sacco della farina (Riva S. Vitale), la fiòca dicembrina la mangia al sacch e la farina , la neve di dicembre mangia il sacco e la farina (Arogno); una buona provvista è quindi la migliore garanzia per affrontare ade- guatamente i rigori iemali: dicémbre gelòo u sía mía disperòo , dicembre gelato non sia disperato (Verscio). Sono pure sospese le attività agricole e sconsigliate le semine: sumenéri disembrín al var nanca tri quatrín , la semina dicembrina non vale neanche tre quattrini (Stabio), somnéri de- sembrín u s reg∑i domá spin , se si semina di di- cembre si raccolgono solamente spine (Caviano). In questo periodo giunge a termine la stagione la- vorativa passata fuori paese: par la Madòna da dicémbar bóia i can, végn a cá i maestrán , per l’Immacolata (8 dicembre) abbaiano i cani, tor- nano a casa gli emigranti (Mendr. [5]); ha pure normalmente luogo la macellazione degli animali a tal scopo allevati, vèrs dicémbar al cuntadinn al fa la sé bacaría , verso dicembre il contadino ese- gue la sua mattazione (Bondo [6]), e si tengono le ultime fiere: par la féra da ocióuri e par chèla da dicémbro, vegnéva a métt al banch di dólz la Fa- sòla da Giübiasch , per la fiera di ottobre e per quella di dicembre veniva a mettere il banchetto dei dolci la Fasola di Giubiasco (Pollegio). Il tempo atmosferico del mese di dicembre ri- sulta influenzato, per affinità o per contrasto, da quello dei mesi precedenti o determina quello dei seguenti: otóbar nebiós e novémbar piovós i fa bón dicémbar , ottobre nebbioso e novembre pio- voso fanno buono dicembre (Locarno), tuttavia se tróna da novémbar l’è brütt anche al dicémbar , se tuona in novembre sarà brutto anche in dicembre (Loc. [7]), se in desémbre e in genár al se fa mía sentí or gèr, spicèll in febrár , se in dicembre e in gennaio non si fa sentire il gelo, aspettatevelo in febbraio (Campestro [8]), a dicémbru vint e gél, a marz sóo in cél , a dicembre vento e gelo, a marzo sole in cielo (Verscio), dicémbar al fögh, carnevaa al giögh, dicémbar al giögh, carnevaa al fögh , di- cembre al fuoco, carnevale al gioco [all’aperto], di- cembre al gioco, carnevale al fuoco (Viganello). Dicembre è caratterizzato dalla brevità dei giorni e dalla lunghezza delle notti: dicémbar l’è lungh e l’è cürt , dicembre è lungo ed è corto (Bel- linzona); le prolungate veglie serali occupavano le donne nella filatura: desémbre, desembrín, tant l’è ra stópa comè l lin , dicembre, dicembri- no, tanta è la stoppa come il lino (Certara), in novémber e dicémber, chi gh’a fanc da vestí i métt i adranc a durmí , in novembre e dicembre, chi ha figli da vestire mette a dormire le stelle del Cin- to di Orione: resta alzato a filare fino al loro tra- monto a tarda notte (Mesocco [9]). Dicembre è anche un mese contrassegnato da diverse festività religiose: alóra süi prim dal més da dicémbru ul pòru Carléta al cuminciava a soná i campann a cuncèrt e anca la legría parché gh’éra sciá la Madòna da dicémbar e pöö santa Lüzzía e san Pédro , a quei tempi verso l’inizio del mese di dicembre il compianto Carletto comin- ciava a suonare le campane a concerto e anche a festa perché si avvicinavano l’Immacolata (8 di- cembre) e poi S. Lucia (13 dicembre) e S. Pietro Canisio (21 dicembre) (Stabio); l’attesa maggio- re è tuttavia naturalmente riservata alle feste di Natale (per cui v. ≠ Denedaa ): ul dicembrín al ména i fèst dal Bambín , dicembre porta le feste di Gesù bambino (Viganello). Ultimo mese del calendario, dicémbru u maz- za l’ann e pée u l sutèra , dicembre uccide l’anno e poi lo seppellisce (Verscio); da qui il modo di di- re di Cavergno ti rivi d dicémbre , giungi in di- cembre: arrivi per ultimo, in ritardo. Fig. 96. Rappresentazione del mese di dicembre raf- figurante, quale attività tipica, la macellazione del maiale: dipinto murale di Antonio da Tradate, 1492 (Ronco s. Ascona, chiesa di S. Martino; fot. UBC).

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