Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana- Fascicolo 95
509 DıRBI DıRBI 3. Antroponomastica Va forse qui il soprannome individuale Dörbi , raccolto a Mugena. Puntuali corrispondenze, nelle forme masch. dör- bi , dòrf , dòr , dòri , dòrp , si riscontrano in modo di- scontinuo al di fuori della SvIt., in una fascia alpina meridionale che dalla Valle Antrona (Montescheno) si estende alla Valtellina (Tirano, Grosio), includen- do le contermini Valle di Chiavenna (Verceia, Samò- laco, Villa di Chiavenna), Valsassina e Valvarrone (Pagnona) [12]; per la var. femm. cfr. l’ossol. döira ‘sorta di fiaccola fatta con corteccia di betulla’ (Pre- mosello Chiovenda [13]); la forma dirbi di Vergelet- to, cit. al par. 1., è metafonetica. – Quanto all’etimo, il LEI considera la var. mesolc. dérb di Roveredo Grig. un riflesso del gall. * DERWA ‘quercia’ [14]. Il vo- calismo tonico dei tipi qui presi in esame (comprese le var. con é , che foneticamente equivale all’esito ödi altri dial.) richiama tuttavia una forma originaria con Å . Persuade quindi, anche per la semantica, l’ipotesi di Bracchi, che fa risalire i tipi valtell. dòrf e valchiavenn. dòrp a una base celt. * DORWOS ‘cor- teccia, pelle’, a sua volta da una radice * DOR - (va- riante apofonica di * DER - ) esprimente il concetto di ‘tagliare, dividere, togliere la pelle’, e «di formazione parallela al gr. dér-ma ‘pelle’, dorá ‘pelle’, dorós ‘otre’» [15]. – Le varianti in -i(u) (per cui cfr. ≠ al- bi(u) ‘trogolo, fontana’ < lat. ALV æ U ( M ) ‘vasca’), riflet- teranno una formazione originariamente aggettiva- le con suffisso lat. - æ U ( M ), dal valore di ‘fatto con corteccia di betulla’, analogam. agli it. argenteo , au- reo , ferreo , ligneo . – Erronea o quanto meno sospet- ta sembra essere la var. dörd, registrata come dört da un repertorio dialettale di Lodrino [16], la quale si dovrà probabilmente a una incerta reminiscenza del termine da parte del compilatore. – Il trapasso semantico da ‘corteccia’ a ‘fungo’ (par. 2.2.) dipende dal fatto che anche questo particolare fungo caulico- lo serviva da esca per accendere il fuoco. – Cfr. ≠ dörbi 2 , dorbiá . B i b l.: [1] AIS 3.579 Leg. P. 53. [2] Cfr. AIS 3.579 Leg. P. 41,44,53. [3] V. inoltre AIS 3.579 Leg., S ChINz , 672, SvIt. 397, L AVIzzARI , Escursioni 489, Esc.tic. 284, R üTIMEyER , SchwAV 22.16-23, G SChWEND , Verz. 71. [4] P ICENONI , QGI 13.228. [5] L AMPIETTI B ARELLA 92. [6] R AVEGLIA 61. [7] V. anche AIS 3.579 Leg. P. 44. [8] B ERNARDI 42. [9] L URATI -P INANA 222. [10] L URATI -P I - NANA 222. [11] Cultura pop. 189. [12] N ICOLET 122, B ONAzzI , Lessico 1.258, DEEG 525, DEV 306, S CUffI 213, G IORGETTA -G hIGGI 373, A RRIGONI 341, B ELLATI 489. [13] R AGOzzA 119. [14] LEI 19.1362.43-45. [15] DEEG 525, DEV 306, v. anche Antonioli in G IORGET - TA -G hIGGI 804. [16] B ERNARDI 42. Galfetti DÖRBI 2 (d ¥ rbi) s.m. e agg. Vecchio. V a r.: dórbi (CentoV., Verz., Gerra Gamb.), dörbi (CentoV., Verz.). 1. Sostantivo 1.1. Nel significato di ‘padre, genitore’ è voce del gergo degli spazzacamini verzaschesi e delle Centovalli: agalcercaumpal«dörbi» , [il vino] glielo chiedevamo per il «vecchio» (Intragna [1]). 1.2. A Gerra Gamb., nonno: avégnelvéccda móntcoisciöttesciòttecoibés’c,arèstas®eldór- bi:l’èsciálanév , scende dai pascoli maggenghi il padre con i figli e le figlie e con le bestie, resta su il nonno: sta per arrivare la neve. 2. Aggettivo Principalmente d’uso gergale: l’édörbielfróst, ospómía√ibiall , è vecchio il pane, non si può mangiarlo: perché duro, secco (frasco [2]). 3. Derivati sdörbi agg. Storpio, malmesso, che si regge a fatica (Gerra Verz.). sdòrbia s.f. Persona vecchia, malandata, che cammina malamente (Brione Verz.). fig. 129. fiaccola di corteccia di betulla proveniente da Broglio (Cevio, Museo di Valmaggia; fot. S. Donati).
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