Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana- Fascicolo 95

511 DÓRD DÓRD gale dal 1875, la caccia col vischio si serviva a sua volta di civette ammaestrate, che venivano poste su trespoli piantati in radure vicine ai boschi: il cacciatore ne provocava dei movimenti che indu- cevano i tordi ad avvicinarsi e a posarsi su ba- stoni spalmati di vischio, predisposti su alberi e cespugli, dove restavano catturati [14] (v. crica- dura in ≠ cricá , par. 4.). – Del tordo si apprezza molto il canto armonioso e modulato, motivo per cui veniva spesso ridotto in cattività: dapupp, finídlascòra,nprimavéra,…tuccacataamèrli omquáibélldórddamèttentelacapia , da ra- gazzi, finita la scuola, in primavera, tutti a cat- turare merli o qualche bel tordo da mettere in gabbia (Lumino [15]). 2. Il termine può designare specie di uccelli af- fini al tordo, come il prispolone (Intragna), la pi- spola (Robasacco), lo storno (Auressio) e, secondo una fonte avifaunistica, la tordela (Casaccia [16]). 3. Paragoni e traslati 3.1. Grasscomèndórden , grasso come un tor- do (Villa Lug.), l’ècumèundurd , è come un tor- do: di persona grassa, obesa (Crana), lapòraan- daMéngalagh'èva…unbéllgatónnégru,… tóndegrasscómeundórd , la povera zia Dome- nica aveva un bel gattone nero, tondo e grasso co- me un tordo (Cama [17]); – l'ègrassmèundurd , è un riccone (Mendrisio [18]). – Cuiúncumèun durd (Balerna), taròcchcomèundórd (Pura), stupido come un tordo: gonzo, minchione. – Bón cumèundurd , buono come un tordo: prelibato (Viganello). – Ucantamèmdórd , canta come un tordo: di chi canticchia o zufola in modo armo- nioso, piacevole (Calpiogna). 3.2. L’èundórd (Loco), in forma alter. l’èun dordín (Torricella-Taverne), è un tordo: di indi- viduo piccolo e grassoccio, e spesso di bambini paffuti. – Minchione (Caviano, Gerra Gamb., Torricella-Taverne, Stabio); tardo, ottuso, im- pacciato (Brione s. Minusio, Verz.). – Persona pacifica, bonaccione (Locarno). 4. Credenze Si dice che il tordo abbandoni il nido durante la covata se si accorge che le sue uova sono state guardate; di qui il paragone l’ècumèlnírudúard , è come il nido del tordo: di una persona sospetto- sa, o suscettibile e permalosa (Isone). fig. 130. Un tordo bottaccio alla ricerca di lombrichi e chiocciole (da M AUMARy -V ALLOTTON -k NAUS , Oiseux 588; fot. A. Saunier, particolare).

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