Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana- Fascicolo 95
515 DORMŒ DORMŒ rivavanarandada...;lmèpáumdiséva:«...to drömet,è! », a volte se ne appiattiva uno [di cop- po], o due, ma se andava giù il terzo arrivava una randellata; mio padre mi diceva: «sei distratto, eh!» (Bedigliora [19]), iadormítüttalprimtémp , hanno dormito tutto il primo tempo: hanno gio- cato poco emale (Ludiano), fattinavant,t’ésalpl® giuan,dòrmmiga! , fatti avanti, sei il più giova- ne, non indugiare! (Poschiavo [20]). 4. fig., giacere morto, essere sepolto Agh’èragésacorcampanín...ededréagh’èr capsante,indóch’idérmeipóvremórte , c’è la chie- sa con il campanile e dietro c’è il cimitero, dove ri- posano i poveri morti (Sonvico [21]), elpoétafilò- sofche’nchéltas,curòdisòmontágnldòrmiga inpas , e il poeta filosofo che oggi tace, curato dal- le sue montagne riposi in pace: versi di una poe- sia in memoria di Achille Bassi (Cama [22]). 5. Altri significati 5.1. A Broglio, dormii , fare le fusa: del gatto. 5.2. Dei bachi da seta, entrare nello stato di tor- pore durante la muta (cfr. ≠ bigatt 1 , par. 1b [23]): ibigattadòrmandalaprima,segónda,tèrzaeda- laquarta,p∑vannalbóschefannlagaléta , i ba- chi da seta dormono della prima, seconda, terza e della quarta, poi vanno al bosco e fanno il bozzolo (Giornico), s’idörmsémpru,tüccivòlt,cumaia durmíddraprima,acatipööigaléttametálüi , se dormono sempre, tutte le volte, come hanno dor- mito della prima, finirò col raccogliere i bozzoli a metà luglio: molto tardi (Grancia), drumiidele quartaodelegròsso , dormire della quarta o della grossa: fare l’ultima muta (Sementina); – in fun- zione sostantivale: uldurmídicavalér , la muta dei bachi da seta (Riva S. Vitale). 5.3. Cadere in letargo: inultimadsatémbrii varòzzitiranalstréughpalséléccedòpu,sefa frécc,asmétanadormii;rèstanindormentéifin alaprimavérachevégneconsümanelgrassche annindéss , alla fine di settembre le marmotte raccolgono il materiale vegetale per la propria tana e poi, se fa freddo, vanno in letargo; restano in letargo fino alla primavera seguente e con- sumano il grasso che hanno addosso (Personico). 5.4. Della spiga, piegarsi (circ. Breno): raspi- gheladröm , la spiga si curva (fescoggia). 5.5. A Gorduno, elhéghodrém , il fuoco dor- me: cova sotto la cenere. 5.6. Riposare, essere lasciato da parte: alfén mügiaal’adadromínanòccsülpraa , il fieno ammucchiato deve riposare una notte sul prato (Rovio); mit®adurmíurvin,safavaunabèla marénda , terminata la vinificazione, si faceva una bella merenda (Grancia), anche nell’indovi- nello quéllch’adórmdaparl®incantina , quel- lo che dorme da solo in cantina: il vino (Grancia); lassaladurmii , lasciarla riposare: la pasta del pane (Sigirino), cfr., fuori della Svizzera italiana, latavlainóch’usméttulpénadurmí , l’asse su cui si dispongono le pagnotte di pane a riposare (Vanzone). 5.7. Giacere, restare inevaso: iconvocazzióii dòrminscrivanía , le convocazioni dormono sul- la scrivania: sono state trascurate, dimenticate (Biasca [24]). 6. Credenze e pronostici 6.1. Varie le credenze, a volte tramandate at- traverso proverbi, sulle condizioni che garanti- rebbero un sonno sereno e una vita salutare. Al- cune di esse riguardano l’opportunità di mangiare e bere prima di coricarsi: anáinlécccorvéntro passasfaaltrochensögnass,anáinlécccorvén- tropiénasfaaltrochedörmíbén , quando si va a letto a pancia vuota si fanno gli incubi, quando ci si corica a stomaco pieno si dorme bene (Vaglio), cfr., fuori della Svizzera italiana, lapanciapiéi- nalavòdurmí , la pancia piena vuole dormire: do- po mangiato si ha il desiderio di riposare (Vanzo- ne); secondo visioni diverse: durmídòpumangióu ufamalelstómi , dormire [subito] dopo mangia- to fa male allo stomaco: ostacola la digestione (Chironico), èrbacrüdaegamburcòttlassanmai dormítütalanòtt , verdura cruda e gambero cot- to non lasciano dormire per tutta la notte (Luga- no [25]), chivaadurmículaséidallèvas®cunla salütt , chi va a dormire con la sete si alza con la salute (Poschiavo [26]), setavöttmurí,bévl'aqua olavalatèstaprimdanáadurmí , se vuoi mori- re, bevi l’acqua o lava la testa prima di andare a dormire (Mendrisio). Altre credenze sono incentrate sulle modalità del riposo notturno da cui dipenderebbero salute e longevità: íadurmícunligalinieleváalcant dalcuaróssalfapassálatóss , andare a dormire con le galline ed alzarsi al canto del codirosso fa passare la tosse (Poschiavo [27]), esgh’amigada durmícuntanticiumèscsóttalatèstaperchèes pòdiventègòpp , non bisogna dormire con tanti cuscini sotto la testa perché si può diventare gobbi (Mesocco [28]), savöratdiventávécc,man- giaalcaldedörmalfrécc , se vuoi diventare vec- chio, mangia al caldo e dormi al freddo (circ. A - gno [29]). fra queste credenze sono particolarmente nu- merose quelle sulle conseguenze in cui incorre- rebbe chi dorme sul fianco sinistro: adurmídala partdalcörsasainsömniapl®facil , se si dorme dalla parte del cuore si sogna più facilmente (Bru- sio); secondo la corrispondente di Rovio, dromísül
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