Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana- Fascicolo 95
500 DÓPI DÓPI so (Vira-Mezzovico), fasciadópia , faccia doppia: persona falsa, ipocrita (Osco), fá/véghunadópia vita , fare/ avere una doppia vita: un’attività se- greta o un comportamento nascosto, ben diverso da quello a tutti noto. 1.10. Di polmonite, che colpisce entrambi i pol- moni: pónta/polmonitadópia , polmonite doppia. 1.11. fig., finto, falso, bugiardo: caratardó- pi , carattere ipocrita (Rossura), lénguadópcia , lingua bugiarda (S. Domenica), ómdópiu , uomo a due facce, di cui non ci si può fidare (Grancia), pl®dóbluchiliscíguli , più finto che le cipolle (Brusio), dópicomèiscigólldaCóm , finto come le cipolle di Como (Mugena), … ménvaladrón , come un veratro bianco (Airolo [1]), dupicuma ipistòlldeldiáulu , finto come le pistole del dia- volo (Gudo): particolarmente infido, insincero, sleale. 1.12. fig., di bovina o capra, fallace, che tarda a ingravidarsi, a figliare: man√adópia , bovina che non figlia prima dei quattro anni (Aquila, Olivone, Airolo); man√adupia , giovenca di quat- tro anni (Lodrino [2]); négiadóbia , capra che non si ingravida dopo il secondo anno (Ghirone). 1.13. Come elemento formatore di diversi sin- tagmi lessicalizzati 1.13.1. Dòpicoazza , doppia treccia: tipo di pa- ne da mezzo chilogrammo, di produzione non ca- salinga (Arosio), cfr. ≠ covazza , par. 1.4.; – lira dópi , libbra doppia: pagnotta di frumento a seg- menti staccabili, di circa un chilogrammo (Pec- cia); – qua e là, pandópi , pane a coppia, pagnot- ta formata da due pani uniti; cfr. ≠ dopión , par. 1. – Dópilitro , recipiente di vetro della capacità di due litri in uso nelle osterie per portare in ta- vola il vino (Minusio, Riva S. Vitale, Poschiavo); dópimétro , doppiometro (generalm.); a Melide anche nel senso fig. di ‘persona molto alta’. – Mö- ladópi , molla di rinforzo del carro, che entra in funzione solo quando il carico raggiunge un de- terminato peso (Peccia). – ◊ètadóbia , asola dop- pia: specie di annodatura a cappio che si usa per legare le viti ai pali o per affastellare i covoni (Cavigliano). 1.13.2. Biradópia , birra più forte che si pre- para per Natale e Pasqua (Bellinzona). – Còdó- pi , tronco lungo da sei a otto metri per produrre travi e legname da costruzione (Lumino, Mesolc.), così chiamato perché di lunghezza doppia rispet- to a quelli usati anticamente, cfr. ≠ cò , par. 5.3., v. anche ≠ dopión , par. 7. – Déntdubi , denti dop- pi, maggiori: molari (Brione Verz.), cfr. ≠ dénc , par. 1.1.3. 1.13.3. Biciclétadópia , tandem (Rossura). – Ciavdópia , chiave con due ingegni alle opposte estremità del cannello, per aprire due serrature diverse. – Cornísdópia , sponderuola per cornici (S. Antonio); – pialadópia , tipo di pialla usata per realizzare incastri a maschio e femmina (Me- solc.). – Gügiadópia , spilla di sicurezza (Olivo- ne, Lug. Poschiavo). – Patadópia , strisce di tes- suto alle quali sono applicati bottoni e occhielli per chiudere la brachetta (Campo VMa.). – Pü- gnatadópia , pentolino per la colla (Capolago). – Póntdópi , maglia a chicco di pepe (Maggia). – Scaradópia , scala a libretto (Riva S. Vitale), dó- piascala , scala a pioli di forma triangolare, sor- retta posteriormente da uno staggio snodato (Ro- veredo Capr.). – Scarpdópi , galosce, soprascarpe di gomma (Palagnedra). – Scivoldópi , fischio emesso ponendo due dita fra le labbra (Roveredo Grig.). – Sòladópia , tramezza, striscia di cuoio cucita per rinforzo tra la suola e la tomaia (Me- socco). – Tanaiadópia , tipo di tenaglia da cuoio (Mesocco). 1.13.4. Dópigiögh , doppio gioco, comporta- mento di chi mantiene opportunisticamente buo- ni rapporti con ambo le parti per trarne vantag- gi (generalm.). 1.13.5. fitonimi: ròsa dópia , rosa centifoglia (Loco); – viöladópia , violacciocca (Auressio, In- tragna, Brissago, Caviano, Breno, Lamone, Gran- cia). 2. Avverbio 2.1. Cèrtivísitilifanndópiplasé:curalivé- gnan,maspecialméntcurcalivann , certe visite fanno doppiamente piacere: quando arrivano, ma specialmente quando vanno (Poschiavo [3]). – Vedéghdópi , vederci doppio: vedere le imma- gini raddoppiate; fig. avere le traveggole: ugh’a nasgaiusach’ughvéddópi , ha una fame che ci vede doppio: grandissima (Cadenazzo [4]). 2.2. Parlaadupi , parlare falsamente (Gudo), parládópi , parlare in modo ambiguo, lasciando intendere più di quanto non si dica (Auressio). 3. Sostantivo 3.1. Due volte tanto, quantità o proporzione due volte maggiore: quicaváiivarnagótt,ep®r icóstardópidimè , quei cavalli non valgono nulla, eppure costano il doppio dei miei (Mon- tagnola), l’éragrènduldòbia,samíatrèvutt , era grande il doppio, se non tre volte tanto (Lu- diano). – Proverbio: chidasvèlt,daldópi , chi dà svelto, dà il doppio (Poschiavo [5]), forse da intendere come ‘chi picchia subito, picchia due volte’. 3.2. Copia, duplicato: uduv®dfáfáurdópi draciavdacáparchèr’uperdüda , ho dovuto far fare la copia della chiave di casa perché l’ho per- sa (Comano).
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