Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana - Fascicolo 96

58 DRÙSA DROSÉRA MINI 275,278. [8] D ORSChNER , Brot 87. [9] P ICENONI , QGI 13.268. [10] T OGNOLA , Rossa 72. [11] V. anche RTT Fusio 2.33 e 2.148. [12] F.O. 1853.1127. [13] RTT Fusio 2.33,148. [14] F ALCONI M ARTINOLI , Aspetti 15. [15] G ROSSI , Vocab.verz., cfr. k ELLER , Rh 3.138. [16] k ELLER , Racc.pop. 107, B ORIOLI , Vos 54 e F RANzONI , Piante 148. [17] Mat. RTT e RN 1.474,512, RTT Bia- sca 106, ANL Gerra Valle 70, RN 1.577, C IOCCO , Me- sòcch 238, RN 1.486, RTT Preonzo 114, Prato Lev. 114, L URATI , Nomi di luogo 62, RTT Preonzo 109, ANL Iragna 23, RN 1.497,520, RTT Torre 88, RN 1.499; G UALzATA , Flora 48, RN 2.130. [18] G UALzATA , Flora 48, h UBSChMIED , VRom. 3.91 n. 1, 93; v. inoltre F RASA , Alpi tic. 1.66. [19] RTT Medeglia 24, cfr. h UB - SChMIED , VRom. 3.91 n. 1, 92. [20] C hIESI , Carvina 118. [21] G UALzATA , Bell. e Loc. 43, Topografia 77 (s.v. dor- sum ). [22] Mat. RTT. [23] S CAMARA 107. [24] G IACO - METTI 80-81. [25] RTT Mezzovico-Vira 129, RN 1.489, 579. [26] R ISSONE 34. [27] J UD , ASNS 121.94 n. 3, AIS 3.581-582, REw 2767a, S ALVIONI -F ARé , Postille 2767a, FEw 3.157, G EROLA , AAA 33.540-541, Cor- renti ling. 70-72, DRG 5.431, S TAMPA , Lessico 65- 66,74-75, SchwId. 10.1360, 14.1317-1320, REP 576. [28] J UD , ASNS 121.94, G UARNERIO , RcILomb. 42.973, J UD , BDR 3.65, G UARNERIO , Studi Rajna 681-682, FEw 3.157, h UBSChMIED , VRom. 3.89-93, J OkL , VRom. 8.157, J UD , VRom. 8.216-217; A LESSIO , AAA 33. 452, G RzEGA , Rom.Gall.Cis. 162-163. [29] DEI 2.1396, A LESSIO , StE 34.445-446. [30] DESF, Flora 1.43. [31] P OkORNy , IEw 1.214-217. [32] h UBSChMIED , VRom. 3.93, DESF, Flora 1.44-45. [33] S TAMPA , Bergell 58, S ChAAD , Breg. 29 n. 2; v. inoltre S TAMPA , Bergell 47 ( drèusg ). Arigoni DRÒSA 2 (dr äÔ a) s.f. Salamandra. V a r.: dròsa (Mesocco), drusa (Corzoneso). Se la dròsa la fudèssa miga guèrscia, la faría smontá un òm de cavall , se la salamandra non fosse cieca, farebbe smontare un uomo da caval- lo (Mesocco [1]). Sembra difficilm. staccabile da ≠ ròsa ‘salamandra’ [2], voce diffusa (quanto al SopraC.) in Lev., Riv., Bell., oltre che nella Mesolc.; in essa, Merlo scorge un term. prelat. non meglio identificato [3], sul quale de- vono essersi prodotti vari avvicinamenti paretimologici [4]. Seguendo questa indicazione, si potrebbe pensare che la dentale iniziale di dròsa risenta dell’influsso di un altro termine, forse il tipo dròs ‘rododendro’ (vivo in Ble. e, anche se non a Mesocco, nella confinante Cal., v. in ≠ dròsa 1 ), per semplice suggestione fonica oppure per caratteristiche dell’animale che richiamano la flora: stando a quanto riporta Monti nel suo vocabo- lario com., a livello popolare vi era chi osservava che la salamandra terrestre «ha l’odore di rosa», e Salvioni sentì definire la salamandra da un informatore di Pontirone come «quella che ha su i fiori», con riferi- mento alle macchie della sua livrea [5]; d- ritorna co- munque nel sin. lecch. dorösole di Premana [6], dove non vi è traccia del fitonimo summenzionato. – Parte invece da una base con la dentale Alessio che, pen- sando soprattutto alla salamandra acquatica, rico- struisce come etimo una forma * DRAUSA (da cui sa- rebbe derivato anche ≠ dròsa 1 ‘ontano’) connessa col tema idronimico * DRAVA [7]; la sua proposta viene tut- tavia giudicata «per ora azzardata» da Pellegrini e zamboni [8]. – Alla frase cit. di Mesocco, come alla de- nominazione fermacaròcc ‘salamandra’, alla lettera ‘fermacarrozze’, raccolta a Locarno (≠ caròzza , par. 9.), può sottostare l’invito superstizioso a non schiacciare l’animale. – V. anche ≠ drös ‘ramarro’. B i b l.: [1] L AMPIETTI B ARELLA 93. [2] Cfr. G EROLA , Correnti ling. 74. [3] M ERLO , ID 5.316; v. anche S TAM - PA , Lessico 37. [4] M ERLO , ID 5.312-314; cfr. N ESI , ALiR, Comm. 2a.492, n. 13.3. [5] M ERLO , ID 5.314 n. 2. [6] Bracchi in B ELLATI 110. [7] A LESSIO , StE 34.445; cfr. DEI 2.1396. [8] DESF, Flora 1.43. Petrini DRÒSA 3 (dr ä ≈a) s.f. Foschia, nebbiolina (Ons.). Gh’è gi® la dròsa , c’è la foschia (Comologno). Variante con diversa occlusiva iniziale del più dif- fuso ≠ gròsa (registrato nella VMa., nel Loc., nel Bell. e nella Riv.) che, in particolare nell’Ons., ha il valore di ‘calaverna’ e, a Comologno e Vergeletto, an- che quello di ‘nebbia fredda e umida’. – Cfr. bròsa ‘ca- laverna’ [1], ≠ bròsgia ‘strato di neve che rimane su- gli alberi dopo una nevicata’, bròsma ‘calaverna’, tutti raccolti nel Locarnese [2]. B i b l.: [1] LSI 1.477. [2] V. inoltre LEI 7.407-411. Genasci drosada, -séd, -sèe ≠ dròsa 1 DROSÉRA (dro≈ f ra) s.f. Consolida maggiore, Symphytum officinale L. (Lumino [1]). Il termine sarà forse un deriv. di ≠ dròsa 1 ‘onta- no verde’, che al pl. assume il senso più generico di ‘cespuglio’, dal momento che la consolida può rag- giungere dai 40 ai 120 cm di altezza e una cinquan-

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