Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana - Fascicolo 96
5 DÒTA DÒTA grado di sapere quali fossero i partiti migliori. Egli si metteva discretamente in contatto con il padre della futura sposa, proponendogli di fargli conoscere un giovane desideroso di accasarsi. Al- trettanto discretamente il padre della ragazza si informava sulla reputazione dell’aspirante gene- ro e comunicava all’intermediario l’ammontare della dote. Iniziavano così le trattative, che si sa- rebbero concluse con il ≠ conséns , ossia l’appro- vazione alla richiesta di matrimonio da parte dei genitori e, in seguito, da parte del parroco. 2. Dote recata dalla monaca La dòta da naa a mónia , la dote per farsi mo- naca (Gordevio), da versare al convento per la monacazione di una figlia, era minore rispetto all’ammontare di quella matrimoniale. Ad esem- pio Francino Rusconi di Magliaso, nello stipulare il proprio testamento lascia alla figlia Elisabetta una dote di 1000 fiorini o, se si monacherà, di 400 fiorini (Lugano 1471 [26]). In tempi più vicini ai nostri la situazione si capovolge, tanto da far dire a un padre, la cui figlia ha deciso di entrare in convento, quésta chí, da dòta, la ma costará püs- sée che quél’altra , questa figlia, in quanto a dote, mi costerà più dell’altra (Montagnola); par andá in dil cunvént da Pus’ciáv al ga vòl tremila franch da dòta , per entrare nel convento di Poschiavo oc- corrono 3000 franchi di dote (Brusio). 3. Altri significati 3.1. Beni o redditi assegnati a un istituto pub- blico o religioso: la dòte d’on istitütt , la rendita di un pubblico istituto (Gerra Gamb.). – Ur sciur Carlu Martinétt r’a miga dumá fai s® r gesón da Scernés, ma r gh’a fai anca ra dòta , il signor Car- lo Martinetti non ha solamente costruito la grande chiesa di Cernesio, bensì le ha anche as- segnato un beneficio cappellanico (Grancia): de- dicata a S. Carlo, questa chiesa venne fatta eri- gere negli anni 1891-1895 da Carlo Martinetti, un benefattore originario di Barbengo, rientrato nel 1898 dall’Algeria con cospicue somme di denaro [27]. 3.2. A Soglio, indennizzo pagato da chi rompe la promessa di matrimonio. 3.3. Dono della natura, prerogativa naturale, privilegio: végh in dòta una bèla inteligénza , Fig. 2. Il 6 gennaio 1878 l’Ospizio Provinciale degli esposti di Como accorda alla nubenda Primina Passelli una dote di 100 lire, in vista del suo matrimonio con un uomo di Scareglia (Archivio storico provinciale di Co- mo; fot. N. Arigoni).
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