Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

106 eLastIGh eLée 2. sostantivo 2.1. anello, striscia, fascetta, laccetto di gomma o di tessuto elastico: par faa m tirassásc a gh va üm lègn facc a gióva e m lastigh , per fare una fionda occorrono un legno biforcuto e un elastico (biasca [1]), lasti par grupii l’umbrèle , laccetto elastico per tenere chiuso l’ombrello (sementina), lastigh di ca- vii , elastico per capelli (Melide), lastegh , reggicalze di gomma (bedigliora [2]), lèsta , anello di gomma usato per fissare sull’imboccatura della brenta un foglio di plastica atto a impedire la fuoriuscita del vino durante il trasporto (Ludiano), u corpètt l’éa fècc mé na amisa … con düi lastigh a fund par tegní s i auzzétt , il corpetto era fatto come una camicia con due laccetti elastici in fondo per sostenere le calze (bedretto [3]), mí purina, me scapa sgiú i mu- dand, puèss s’a rótt el lastigh , povera me, mi cadono le mutande, può darsi che si sia rotto l’elastico (Mesocco [4]), a gh’évi sú i calz col lastigh tant strénc, che l m’a facc l’èrsgen in la gamba , portavo le calze con l’elastico tanto stretto, che mi ha la- sciato il segno sulla gamba (Claro) [5], scarp coi alastigh (Gerra Gamb.), … dal lastegh (brione Verz.), … di lastigh (arosio), scarpe con fascette elastiche ai lati; cfr. al par. 2.3.; – tessuto elastico, elasticiz- zato: cauzétt ded lastigh , calze elastiche per conte- nere le vene varicose (Menzonio), cadréga a lastegh , sedia con sedile elasticizzato (sonvico). 2.2. saccone elastico, supporto molleggiato del letto che sostiene il materasso, in particolare nei letti del xIx sec., cfr. il doc. «un somier [= rete del letto] a lastico … per uso della docente» (braggio 1892 [6]): compraa no licéra de nós con lastigh e matarazz , comperare una lettiera in noce con sac- cone elastico e materasso (roveredo Grig. [7]), al matarazz l’é sura e sóta l’é l’elastigh , il materasso è sopra e sotto c’è il saccone a molle (sopraP. [8]), lécc a lastigh , letto con elastico, a molle (brusio), cassúndi alastigh , telaio in legnodei sacconi elastici (Pedrinate), cassón a lastigh , elastico, saccone a molle (Camignolo). 2.3. al plurale, stivaletti muniti di due fascette di tessuto elastico ai lati (Faido, Gordevio, arosio, bosco Lug., soazza). 2.4. Generalmente, tipo di gioco infantile essen- zialmente femminile e in voga soprattutto nella seconda metà del novecento: due giocatrici, posi- zionate una di fronte all’altra, tengono tesoun lun- go elastico dietro le loro caviglie divaricate,mentre una terza, posizionata fra di loro lateralmente, ese- gue una sequenza prestabilita di saltelli e di figure, schiacciando con un piede o a piedi pari uno o en- trambi i fili elastici. terminata la sequenza senza errori, si ripete il tutto alzando l’elastico lungo le gambe ad altezze diverse, con livelli di difficoltà sempre maggiori. 3. Paragoni, traslati 3.1. Tiraa cumè n elastigh , teso come un elasti- co: nervosissimo (Castel s. Pietro), tiraa cóme un lastigh , ubriaco fradicio (Lugano); – ol rèst, l’éva sémpro pan négro: un panásc che s podéva gnanch mangiall, cóme n lastigh l’éva , per il resto, era [= si mangiava] sempre pane nero: un panaccio che non si poteva neppure mangiare, era come un elastico (tesserete [9]). 3.2. a Ludiano, l’è um lèsta , è un elastico: di pezzo di carne gommosa, dura, poco cotta. 4. Locuzioni Fòll facc a lastigh , ventre fatto a elastico: molle, rilassato (soazza); – coscénza a lastigh , coscienza a elastico (brione Verz.), … faia a lastigh , fatta a elastico (torricella-taverne): volubile, accomo- dante, poco rigorosa; – fai a lastigh , indeciso, titu- bante (Gandria). 5. antroponimi Lécc a lastigh , soprannome individuale (Camo- rino). 6. Derivati lástiga , alástega s.f. Legaccio, laccetto di gom- ma o di tessuto elastico (Certara). lastigada s.f. osservazione maligna, cattiva (Lumino). lastighitt s.m.pl . tipo di stivaletti muniti di due fascette di tessuto elastico ai lati (auressio). Dall’it. elastico [10]. alcune var. presentano assimi- lazione vocalica regressiva con passaggio di e- > a- , altre l’aferesi della vocale iniziale, attratta forse dall’ar- ticolo, mentre la var. lastri di Cugnasco e di Lavertez - zo si contraddistingue per l’ulteriore inserzione di una r anetimologica nella sillaba finale (non infrequente dopo t , e nelle voci sdrucciole in particolare [11]), ana- logamente ad alastrigh di suna e Marchirolo, lastrigh di Loggio Valsolda (Mat. VsI). b i b l.: C herub . 2.62. [1]M aGGInettI -L uratI 104. [2] G eerts , enquête 69. [3] F ornI , semin.dial. [4] L aMPIettI b areLLa 180. [5] Cfr. aIs 7.1565 P. 50,52,53,70,73,93. [6] t oGnoLa , brag- gio 221. [7] r aVeGLIa 106. [8] G IaCoMettI 86. [9] DosI 5.142. [10] DeI 2.1435, DeLI 2 510, P ratI , etim.ven. 87, DeeG 536, DeLt 1.1445. [11] Cfr. r ohLFs , GrIt. 1.333. Galfetti ELÉE (el) inter. esorta a smettere (Isone). si tratta con ogni probabilità di un’interiezione ele- mentare. Cfr. il sol. lé-lé ‘basta! basta!’ [1], inoltre i pis.

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