Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

115 ÈLa ÈLsa ÈLA (la) s.f. Porca, striscia di terreno tra due solchi del campo (aurigeno [1]); – striscia di terreno fra i ripiani del pendio terrazzato (Vira Gamb.). V a r.: èla (aurigeno), èrga (Vira Gamb.). riflette una forma femm. del lat. ēLICe ( M ) ‘canale di scolo’ (a sua volta continuato nel posch.  élas ‘ca- nale irriguo’) [2]. Per il passaggio da ‘canale’ a ‘striscia fra due solchi’ cfr.  sólch ‘solco’ (generalm.) e ‘porca’ (generalm.), ‘porzione rilevata compresa fra due inca- vi lasciati dalla pialla’ (Chironico),  rógia ‘roggia’ (generalm.) e ‘porca’ (Giornico, Menzonio). b i b l.: [1] aIs 7.1419 P. 52. [2] V. LeI, e2.329.9-12. Petrini ELÍA (elía) n.pr . elia. 1. Come nome di battesimo risulta, per il pas- sato, piuttosto raro: negli anni 1478-1479 si docu- menta un « Elias orlandi de Casella» di Carona [1], e nel 1488 un «[Magister] Helias de agudo de tramona [= tremona]» [2]; fra i vicini di tremo- na, nel 1527, figura «Franciscum f.q. magistri Elie de Gri» [3]; nel 1609 è registrato il notaio «Luccas de Martellis, f.q. dom. Helie , de Murcote [= Morcote]» [4]; a Camorino, fra il 1855 e il 1900, Elia è imposto come primo nome a un solo maschio su 296 [5]. La forma consueta nel parla- to dialettale è Lía [6]. – Elia è cognome a Pura e a breno [7], v. anche il doc. «Vincent bernardus Elia » (brusio 1756 [8]); a Pura sono inoltre pre- senti i D’Elia [9]. 2. Per la svizzera italiana, non si ha notizia di luoghi di culto intitolati al profeta elia. – La chie- sa di fondazione cluniacense [10] dedicata a s. elia profeta che sorge su un colle a Viggiù era un tempo meta di processioni dal vicino Mendrisiot- to: v. «il giorno dopo l’ascensione si va a Sant’E- lia sopra Viggiù» (Ligornetto 1776 [11]); a essa fanno riferimento se la végn da Sant Elía, tütt i cá la ména vía , se [la pioggia] viene da s. elia, porta via tutte le case: è molto violenta (stabio [12]) e, nei Mat. VsI, vént da Sant Elía , vento di ponente (Viggiù). 3. a Frasco, compare nella locuz. car d’Elía , carro d’elia: costellazione dell’orsa maggiore. È il n.pr. veterotestamentario Elia [13]. – La moti- vazione della locuz. al par. 3. va ricercata nell’episodio del rapimento o ascesa in cielo del profeta su un carro di fuoco, cui si fa cenno nei libri dei re (2re 2,11). seb- bene il profeta elia [14] non figuri fra i personaggi bi- blici il cui nome entra a comporre, come specificante del diffusissimo term. carro (cfr.  car 2 , par. 4.4.), le designazioni romanze della costellazione raccolte da C. Volpati [15], il folclore ne può spiegare la presenza. secondo le credenze di vari popoli il profeta, essendo stato rapito in cielo, non sarebbe morto [16]; così, nell’europa dell’est, il rumore del tuono viene spiega- to con il passaggio del carro di elia [17]; soprattutto, in area tedesca (nordreno-Vestfalia, schleswig-hol- stein), il carro di elia dà il nome all’orsa maggiore, e l’ultima stella del timone viene identificata con il suo guidatore [18]. b i b l.: [1] o stIneLLI , Penitenz. 446,457. [2] asti, notarile, cart. 2758 bis, f. 113r. [3] asti, Pergamene, Poggi 68. [4] M anGo t oMeI , Formulari 1.424. [5] M ar - GnettI , Parr. Camorino 163. [6] V. per es. Fs 76.35 e anL someo 132. [7] nomi di famiglia 3 1.496. [8] h u - ber , rn 3.260. [9] M aGGI , Patriziati 306, cfr. rtt Pura 17. [10] Lucioni in G IuDICI , Chiesa 34. [11] Piffaretti in G IuDICI , Chiesa 9. [12] L urà , Fs 72.67. [13] t aGLIaVInI , nomi di persona 1.47, r ossebastIano -P aPa 1.385-386. [14] V. bss 4.1022-1039. [15] V oLPatI , zrPh. 53.471- 472. [16] Cfr. M Itterauer , antenati e santi 261 e n. 52. [17] hDa 2.782, bss 4.1039. [18] hDa 2.783. Petrini ÈLSA (lsa) s.f. Mannello, matassa di canapa o di lino. V a r.: èlsa (Cavergno), èlza (Peccia). Per ottenere un’ èlza si riuniscono quattro o cinquemazzetti di filamenti di lino pettinati (Pec- cia); – faa l’èls , fare i mannelli: disporre la canapa in mannelli, in modo che ognuno sia pronto per essere filato con la rocca (Cavergno), al tusái … ad sgianèe i a pinsáo da faa s um filerióm; … la prim’èlza gnagn finida …, lór èlt i salta in péi per sminzaa la gran brüzida , le ragazze, in gennaio, hanno pensato di organizzare una veglia coi fioc- chi; il primo mannello non era nemmeno stato fi- lato del tutto che loro [= i giovanotti] saltano in piedi per dare inizio alla gran festa: a una veglia con giochi e balli (Cavergno [1]); fuori della sviz- zera italiana, nel Lecchese, èlse , mannello di ca- napa gramolata, battuta o pettinata e, in forma di alterato, elsín , piccolo mannello pettinato e ritor- to pronto per la filatura (Pagnona). Le indicazioni fornite dagli informatori del VsI con- sentono di interpretare la voce come riferentesi alla quantità di fibra che è stata scelta per la filatura. tale azione suggerisce come etimo possibile il lat. eLĭGere ‘scegliere’ [2] che, all’internodel gallorom., è continuato

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