Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

152 ÈRA ÈRA üm bòtt na áura báira, ca s ciamava Timotèla, l’è plotada sgi per n’èira , una volta una capra balia, che si chiamava Timotea, è caduta in un edificio diroccato: inizio di una filastrocca [56] (cfr.  ca- vra , par. 8.1.). 4. Paragoni e traslati 4.1. L’è grand cumèun’èra , è grande comeun’aia: di un luogo molto spazioso (Viganello); l’è comè un’èra , è come un’aia: di un locale grande e vuoto (Rivera), di una stanza ampia, senza ornamenti né comodità (Verscio). 4.2. AVerscio, èira , camera arieggiata, a Brione s. Minusio, èira o èria , stanza spaziosa, ventilata e fredda. 5. Locuzioni, modi di dire 5.1. Nel Mendrisiotto: fá i atásc da l’èra , fare i gestacci dell’aia: sbracciarsi, dimenarsi, agitarsi; – fá i att da l’èra , fare i gesti dell’aia: vantarsi, esa- gerare; schermirsi, mostrare ritrosia. 5.2. Mètt giú na grand èra , coprire [di teli] una grande aia: ricevere numerosi rifiuti di proposte di matrimonio (S. Vittore [57]). 6. Proverbi Nüru róss da séra, aradumána sas batt indr’éra, nüru róss dadumán, ara séraa sas fapaltán , nuvole rosse di sera, la mattina si trebbia nell’aia, nuvole rosse la mattina, la sera c’è il pantano: nel primo caso sarà sereno, nel secondo farà brutto tempo (Malvaglia). 7. Canzoni GuardaGiülái che végn laprimavéra, tametarém sö l’éra a batt ul furmentún , guarda Gyulai che ar- riva la primavera, timetteremo sull’aia a trebbiare il grano saraceno: versi di un canto risorgimentale lombardo che menziona il capo dell’esercito au- striaco nella seconda guerra d’indipendenza ita- liana (Mendrisio [58]). 8. Toponimi Éira , zona adiacente a un’area pianeggiante dove sorgevano le impalcature lignee per l’essic- cazione dei cereali (Quinto), cfr. doc.: «in dicto loco de Quinto, ubi dicitur ad Heyras , ubi sepius ipsi infrascripti consules et vicini congregari sol- lent» (Quinto 1449 [59]), i Èir , zona a nord del fondovalle, sottostante la chiesetta attigua al ca- stello di Serravalle, dove un tempo si trebbiavano i cereali e oggi sorge una stalla per l’allevamento bovino (Semione), Déra , parte del paese (Verdab- bio); – in sintagmi e composti: Láira védra , pa- scolo alpino (Castasegna), cfr. doc.: «al Eira noua» (Preonzo), Léra d ṡura , alpe (Bondo), l’Éire da scimi , … da mèzz , … da fónn , stalle (Moleno); – Áira della palza , alpe (Stampa), er Éra der Vaslina , costruzione utilizzata come ripostiglio e deposito della segale coltivata nei campi vicini, successi- vamente ristrutturata come casa d’abitazione (Gerra Verz.); – r’Èra di Picón , abitazione, in pas- sato locale per la trebbiatura di cui si servivano gli abitanti del nucleo superiore del paese (Co- mano), l’Ére di Nazeritt , ritrovo pubblico realizzato nell’edificio utilizzato un tempo per la trebbiatura dei cereali (Claro); – Prá da r’èra , nucleo di case nella parte orientale del paese (Bogno), Sass da r’éra , zona con cespugli (Iseo); – Piandéra , Sciüma- déra , nomi dei villaggi Piandera e Cimadera in Val Colla; – i Cá da l’Éira , caseggiati in una zona di prati e orti detta l’Éira (Anzonico), Capèla d’Éria , piccolissima cappella posta fra due stalle dette Éria di fòra ed Éria de dént (Loco); – in forma alterata: Airòla , prato montano (Soazza), l’Eréta , piazzuola all’entrata dell’abitato di Càmpora (Caneggio), l’Eirón , abitazioni e costruzioni tra le quali una, antica, a volta e particolarmente grande (Preonzo), ai Eréi , zona con impalcature lignee per l’essicca- zione dei cereali (Prugiasco), i Erásc , piazza al li- mite superiore dell’abitato (Origlio) [60]. 9. Antroponimi Dell’Era , cognome di Preonzo e di Claro [61]. – Dr’Éira (Leontica), quí de Èr (Rivera), chí da Èra (Corticiasca [62]), soprannomi di famiglia. –Doc.: «Jacobus de Ayra » (Verdabbio 1288), «Albertus de Era » (Verdabbio 1328), «Maria d’ Erra » (Leggia 1634) [63]. 10. Derivati erada (Carasso, Magadino, SottoC., Mesolc., Posch.), airada (Bell., Olivone, Loc., Pedrinate), ai- rèda (Lodrino, Olivone), arada (Magadino), ariada (Astano), eirada (Preonzo, Gordevio, Loc., Sonvico, Meride, Stabio), eirèda (Lodrino, Lev.), eirède (Chi- ronico), erade (Fescoggia), erèda (Calpiogna), eria- da (Minusio), eriade (Breno), irada (Sementina, Montecarasso), lerada (Arogno) s.f. 1. Aiata, quan- tità di covoni disposti sull’aia per la trebbiatura. – 2. Grande quantità,moltitudine (Isone). –3. Aiuola (Bell., Lodrino). 1. Scomenzaa l’airada (Losone), róm l’eirèda (Lodrino), incominciare/ rompere l’aiata: iniziare la trebbiatura, eirada róta , aiata rotta: quantità di grano trebbiato in una volta (Sonvico); – a Brione s. Minusio rump er airada ha anche i significati fi- gurati di ‘iniziare a fare qualcosa, fare qualcosa per la prima volta’, ‘rompere il silenzio’, ‘perdere il rispetto di una persona’. 2. Attestatonell’espressione un’airadade balòtt , una gran quantità di figli.

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