Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

205 éVA EVASIÓN giacomo giacomo[1], dalla quale potrebbe forse essere stata ispirata. B i b l.: [1] MIGLIOrINI, Nome proprio 284. Moretti EVANGELISTA (evanǧelíšta) s.m. Evangelista. V a r.: evangelista; evangeliste (Medeglia, Breno), evangelisti (Gorduno), vangelista (Sonvico), vangelisti (Gorduno). 1. Ciascun autore dei quattro Vangeli canonici: el Gioani Ténchio, macelár lá im piazza, tucc i ann ai sò pòst el regalava no cotelèta per el sò sant, el vintissètt de dicémbro, san Gioann apòstol e evangelista, il Giovanni tenchio, macellaio con bottega sulla piazza, tutti gli anni regalava ai suoi clienti una cotoletta per il suo onomastico, il 27 dicembre, S. Giovanni apostolo ed evangelista (roveredo Grig. [1]). Busti d’argento o di rame argentato raffiguranti i quattro evangelisti venivano esposti in occasione di determinate festività sull’altare di alcune chiese, in particolare nelle zone soggette al rito ambrosiano. frequentissime le loro rappresentazioni, nelle quali appaiono spesso accompagnati, o sostituiti col classico motivo iconografico del tetramorfo, dagli animali che li rappresentano (leone per S. Marco, toro per S. Luca e aquila per S. Giovanni), oltre all’angelo associato a S. Matteo, con soluzioni non sempre gradite alle gerarchie ecclesiastiche controriformistiche: si veda al proposito la denuncia rilevata in un rapporto risalente al tempo di S. Carlo, attorno al 1575, e riguardante la situazione delle diverse parrocchie della diocesi di Milano, secondo la quale si troverebbero «in molte chiese della Leventina, li quattro Evangelisti depinti con il corpo humano, et il capo et piedi de bestie» [2]. 2. Locuzioni, giochi di parole 2.1. A Gorduno, in opposizione al senso traslato di ‘briccone, furfante’ assunto da  apòstol ‘apostolo’, vangelisti vale anche ‘persona sincera, in buona fede’, donde l’espressione haa vangelisti, parlare schiettamente, dire la pura e semplice verità. 2.2. Dalla confusione tra  apòsta‘apposta’ e apòstol nasce a Sonvico il gioco di parole o apòsta o vangelista, vöi miga sta ròba, né di riffe né di raffe, questa cosa non la voglio. 3. filastrocche In una filastrocca enumerativa, variante accresciuta delle note Dodici parole della verità, in corri - spondenza del numero quattro: e vün e vün e düü, la lüna e l suu, chi a creaa stu mund l’è staa ul nòst bón Signúr; e düü e düü e trí, e santi tri Ré Magi; e trí e trí e quatar, e quatru evangelisti, …, e uno e uno e due, la luna e il sole, chi ha creato il mondo è stato il nostro buon Signore; e due e due e tre, i santi tre re Magi; e tre e tre e quattro, i quattro evangelisti (Stabio). It. evangelista[3]. un senso trasl. affine a quello riportato per Gorduno al par. 2.1. è del mil. evangelista «grascino; chi bada ai venditori delle grasce perchè non usino frode» [4]. B i b l.: [1] CAttANEO, AMC 1982.83. [2] Cfr. LurAtI, fS 60.48. [3] DEI 2.1571, DELI2 550. [4] ChEruB. 2.75. Moretti EVASIÓN (evaṡ) s.f. Evasione, risposta, disbrigo. V a r.: evasión, evasiún, vasión, vasiún; evasgïunn (Castasegna), evasiòn(Ludiano), vasgïón(Sobrio), vasióm(Broglio, rovana, Verz.), vasiòn(Ludiano). fig. 39. Palagnedra, Chiesa parrocchiale di S. Michele: gli evangelisti Giovanni e Luca, rappresentati dall’aquila e dal toro, nel ciclo di affreschi tardogotici (ultimo decennio del xVsecolo) di Antonio da tradate (fot. uBC).

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