Centro di dialettologia e di etnografia

traversavano continuamente «il corpo ferroviario» noncuranti del pericolo, come denunciò l’ingegnere della Ferrovia del Gottardo responsabile del lotto fra Biasca e Giornico nel 1881, pochi mesi prima della messa in esercizio della tratta alpina, percorsa allora da numerosi convogli che trasportavanomateriale per ultimare i lavori. Altri si permettevano invece di alza- re autonomamente le barriere ai passaggi a livello, sen- za rispettare quanto disposto da casellanti e capista- zione 12 . Le situazioni problematiche risultano evidenti proprio nei molti punti di intersezione con i tracciati e le stra- de: sepúr che um viagiava domè a quaranta a l’óra, ormái i éra passacc un dré l’altar, passacc a livèi in campagna, passacc a livèi tramèzz la stalen , sebbene viaggiassimo solamente a 40 km/h, ormai erano pas- 45

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